Molto presto, il 19 e il 20 novembre p.v., la Chiesa pistoiese vivrà un momento molto importante di condivisione e progettualità. In questi due giorni numerosi rappresentanti della nostra Chiesa locale si ritroveranno in san Francesco a Pistoia per l’Assemblea Sinodale diocesana. Don Cristiano d’Angelo ci aiuta a conoscere meglio questo decisivo appuntamento ecclesiale.

Come si sta svolgendo l’organizzazione dell’assemblea?
L’Assemblea Sinodale è stata preceduta da un’ampia consultazione delle parrocchie e delle realtà ecclesiali che nei mesi scorsi hanno risposto ad un questionario di verifica e di programmazione. Al momento sono stati raccolti gli oltre 50 contributi giunti e si sta lavorando ad un testo che riunisce le valutazioni e le proposte pervenute. Questo testo, che in gergo tecnico è chiamato “instrumentum laboris” (= strumento di lavoro) sarà utilizzato durante l’assemblea sinodale nei gruppi di lavoro dove si approfondiranno alcune delle tematiche più rilevanti emerse, allo scopo di discernere le priorità future del cammino Diocesano.
L’organizzazione dell’assemblea procede, per il resto, grazie al lavoro prezioso degli uffici pastorali e di una commissione creata ad hoc fatta da laici e preti.

Come è stata accolta l’assemblea sinodale dal territorio diocesano?
Ad oggi sono iscritte quasi 350 persone, di cui circa un centinaio tra preti e religiose e tutto il resto laici. Soprattutto quest’ultimi, a giudicare dalle mail arrivate in segreteria e dalle occasione di dialogo con alcuni di loro, vivono con grande attesa e soprattutto curiosità, un evento che è per molti versi nuovo, ma che ha avuto anche un crescente interesse grazie alla grande risonanza mediatica data al Sinodo dei vescovi sulla famiglia.
Le comunità parrocchiali che hanno risposto al questionario sono circa una quarantina, a queste si aggiungono una quindicina di movimenti e associazioni. Considerato che è la prima volta che si fa una cosa del genere, e che il questionario era abbastanza lungo e impegnativo, direi che è un buon punto di partenza.

Che cosa succederà nei due giorni in san Francesco?
L’assemblea sarà anzitutto un ritrovarsi insieme come chiesa attorno al vescovo. Questa occasione ci permetterà di sperimentare la bellezza di condividere il dono della fede e del Vangelo che ci uniscono. Sarà pertanto un momento di ringraziamento, di riconoscimento della propria identità e di preghiera. Soprattutto però, sarà un momento di ascolto e confronto tra i delegati che dovranno discutere le proposte emerse dai contributi delle parrocchie. Ci saranno a questo scopo lavori a piccoli gruppi di 10-12 persone, per permettere il più possibile la partecipazione. A questi seguirà un ascolto delle sintesi dei lavori e un tempo di interventi liberi in assemblea.
Il frutto di questo lavoro dovrebbe essere un testo dove saranno raccolti i suggerimenti, le piste di lavoro, le riflessioni che saranno consegnate al vescovo per il discernimento e la scrittura del piano pastorale diocesano per i prossimi anni.

Chi partecipa all’assemblea?
All’assemblea sono invitati tutti i presbiteri, i diaconi, i rappresentanti delle comunità religiose maschili e femminili presenti in diocesi, un rappresentante di ogni movimento ed organizzazione ecclesiale diocesana, i direttori degli uffici pastorali e i membri della commissione pastorale diocesana. Infine ci saranno, e sono la parte preponderante, i delegati delle parrocchie in numero di 1 ogni circa mille abitanti.

Che contributo è arrivato dal territorio?
I contributi arrivati sono di varia natura, perché ogni comunità parrocchiale o realtà ecclesiale ha affrontato soprattutto i temi in cui è più impegnata o interessata. In generale però, si nota il desiderio di partecipare e di dare un contributo al cammino della chiesa, non solo a livello di parrocchie ma anche diocesano.

Cosa vuole proporre l’assemblea sinodale e su cosa lavorerà?
L’assemblea vuole essere una risposta concreta all’invito di Papa Francesco per una riforma in senso missionario della Chiesa. Per questo il contenuto di fondo di ogni discussione sarà ispirato dall’Evangelii Gaudium. In questo orizzonte riformatore disegnato dal Papa, discuteremo poi i vari temi giunti dalla Diocesi. Anzitutto la missionarietà: cercheremo cioè, di capire come aiutare i cristiani, come singoli e come comunità, a scoprire che l’annuncio del Vangelo è un dovere che riguarda tutti, ma soprattutto un dono, perché è proprio annunciando il Vangelo, condividendo la gioia dell’incontro con Cristo, che in noi la fede si rafforza, si rinnova. Aprendoci alla condivisione con gli altri si permette a Dio di parlarci, di sorprenderci, di condurci oltre noi stessi e di rigenerarci. Parleremo poi di Iniziazione cristiana, di diminuzione del clero e di riorganizzazione delle parrocchie in assenza di clero. In proposito ci interrogheremo su come collaborare tra parrocchie e rispondere a questa sfida che il presente ci pone valorizzando nuove ministerialità. Parleremo poi del ruolo dei laici e della carità, che è il volto misericordioso di Dio. Quel volto il cui sguardo risplende sul volto di chi crede e che, di volto in volto, siamo chiamati a portare nel mondo, perché la gioia del Vangelo diventi la gioia di tutti.

Martina Notari


 

schemaPensando di fare cosa gradita a tutti, raccogliendo l’invito di Mons. Vescovo formulato al n. 3 della Lettera di Convocazione ad organizzare momenti di preghiera nelle Parrocchie e nei Vicariati in preparazione all’ASSEMBLEA SINODALE del 19-20 novembre prossimi, in allegato inviamo uno schema che potrà essere utilizzato a questo scopo.

Don Luca Carlesi
Direttore dell’Ufficio Liturgico Diocesano

SCHEMA DI PREGHIERA IN PREPARAZIONE DELL’ASSEMBLEA DIOCESANA (pdf)