Nadia Vettori è da 41 anni è in Brasile come Volontaria Laica: ha trascorso 30 anni a Manaus e 11 a Balsas nello stato del Maranhão e nella Diocesi dove è stato vescovo, per oltre trenta anni, Mons. Rino Carlesi (Comboniano e originario di Masiano). Nadia è qui fra noi per un periodo di ferie che sta ormai terminando e ci racconta il suo lavoro e il suo 2015.

Nadia è coordinatrice del Progetto Tresidela Nova e della Casa della Comunità che accoglie e accompagna giornalmente 87 bambini e adolescenti nella comunitá Nova Tresidela alla periferia della città, vicino alla discarica comunale. Qui – ci racconta – molte famiglie vanno a cercare alimenti, materiali riciclabili da rivendere, mobili per la casa, legna per bruciare. Nella discarica i ragazzi vanno a cercare giocattoli e altre cose da vendere.

L’anno 2015 – racconta Nadia – è stato pieno di lavoro, di eventi e di commemorazioni. In giugno abbiamo aperto i festeggiamenti per i 10 anni della prima pietra della Casa della Comunità, con vari eventi e con lo Slogan: “10 anni sognando insieme”. La festa ha visto la Celebrazione di ringraziamento presieduta dal nostro Vescovo Dom Enemesio Angelo Lazzaris, ma anche momenti più popolari come una sfilata di moda realizzata dalle bimbe e dalle mamme che partecipano al Progetto, con vestiti e accessori avuti in regalo.

Il decennale ha visto anche l’inaugurazione di un “negozio” per la vendita dei prodotti artigianali fatti dalle donne della comunità (saponette, bigiotteria…) e altre cose che puntualmente riceviamo dai negozi amici della città.

Nel mese di settembre (dal 21 al 25) per festeggiare i 10 anni della nostra biblioteca, che ha più di 3.500 volumi, abbiamo realizzato la FIERA DEL LIBRO (la prima in Balsas) con l´appoggio e la collaborazione della libreria Edizioni Paoline di São Luis. La Libreria, oltre ai libri, ha portato 3 studenti universitari per “raccontare favole” ai bimbi e farli appassionare alla lettura e con loro una scrittrice Cordellista (scrittrice di versi Cordel, una poesia popolare in versi). Durante 5 giorni hanno visitato 9 scuole, una università e hanno recitato poesie di cordel e raccontato fiabe, entusiasmandoli, a 3.937 studenti.
Più di 1500 persone hanno visitato la Fiera, hanno approfittato della musica di flauto e chitarra presentata dai Giovani del Progetto, letto libri all’”Albero dei Libri”, sono rimaste incantate dalle fiabe raccontate dalle nostre universitarie di São Luis e di Balsas e dai malabarismi circensi dei nostri adolescenti. Tanti si sono immedesimati e hanno partecipato ai racconti della Compagnia teatrale “Raccatta e Racconta” venuta dalla città di Imperatriz; si sono divertiti con il Pagliaccio Biruta e hanno portato a casa allegria, novità, emozioni e libri da leggere.

Il 2015 è stato per il Progetto Tresidela Nova un anno di grazia.
Persone, gruppi, organizzazioni, professori e alunni di scuole private si sono interessati al nostro lavoro e ai nostri ragazzi e hanno dato il loro aiuto e la loro collaborazione. Altre persone si sono aggiunte al numero degli “amici” che mensilmente ci aiutano.
La Casa della comunità è stata ampliata. Ora ha una cucina e una sala da pranzo. I ragazzi e le ragazze accompagnati ricevono colazione a base di frutta la mattina; una merenda, sempre a base di frutta e un pasto al pomeriggio.

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Gli educatori sono maggiormente qualificati. Abbiamo avuto la possibilità di avere una psicopedagogista per analizzare il comportamento della maggioranza dei ragazzi accompagnati e aiutarli maggiormente sia nella scuola che nella vita. Un Assistente Sociale ci ha aiutato a minimizzare e risolvere problemi familiari.
Un maestro di musica permette ai nostri adolescenti di entrare nel mondo magico della musica con il flauto dolce e la chitarra e insegna ai bambini l´arte del canto. Il maestro ha permesso alle donne della comunità di organizzarsi per formare un coro per le celebrazioni e le feste. Il responsabile della Compagnia: “Circo Teatro Strada” ha portato i nostri ragazzi nel mondo magico del circo, dell’allegria, dei sogni.

Il maestro di Capoeira, insegna questa danza che è stata il simbolo di resistenza dei loro antenati, schiavi neri, accompagnata dal suono dolce e nostalgico del “Birimbau” e dal battito cupo e forte dell'”atabaque”.
Il responsabile della biblioteca introduce e orienta nella scelta dei libri, nella lettura e nella ricerca. Due educatori aiutano i ragazzi a capire, sviluppare e fare meglio tutto quello che non sono riusciti a imparare a scuola. In cucina, poi, c’è sempre qualcuno a preparare frutta per la merenda, pranzo, cena, succhi e caffè.

Il nostro simbolo è l’albero delle farfalle e in ogni farfalla c’è la foto di ognuno che partecipa. La nostra Casa vuole essere come un bozzolo che accoglie la larva e dentro, con una metamorfosi lenta e delicata, nasce la farfalla.
Cerchiamo di educare i nostri ragazzi e ragazze al bello, al buono e al vero. Vogliamo che le nostre “farfalle” siano gente bella, libera e vera per poter costruire la propria storia di vita e cambiare la storia della loro comunità, della loro città e, perché no, anche del Brasile.
Siamo, come dice Papa Francesco: “un ospedale da campo” dove cerchiamo, con ogni mezzo, di curare le ferite del corpo, della mente e del cuore.
I miei giorni di ferie stanno terminando. Il giorno 27 di questo, tornerò a Balsas, alla Casa della Comunità, per continuare questa “missione” che mi è stata affidata, forse da sempre.

Nadia offrirà una testimonianza della sua attività questo fine settimana nelle parrocchie di Gello e San Giorgio a Pistoia. Nadia, inoltre, incontrerà domenica 24 le comunità di Piuvica e Masiano alle ore 17.

Daniela Raspollini