L’Arazzo Millefiori o dell’Adorazione, è uno dei capolavori del Cattedrale di Pistoia.

L’opera, di dimensioni imponenti (790×270 cm), è stata prodotta da maestri fiamminghi all’inizio del XVI secolo. L’arazzo è detto “Millefiori” perché raffigura una grande varietà di piante e fiori, ma anche animali fantastici e non, che compongono un fondale dal gusto gotico e fiabesco di grande suggestione.

L’arazzo presenta, in un raffinato accordo di toni di verde, rosso e giallo, un prato fiorito in cui si possono distinguere primule, rose, garofani, violette, e molte altre varietà botaniche. Un erbario tanto puntuale nella descrizione quanto simbolico nell’intento, come confermano un variegata fauna di cani, conigli, pennuti e liocorni. Un hortus conclusus dal gusto cortese e raffinato che in Cattedrale è ricordato fin dal Seicento per le funzioni liturgiche più solenni.

Fino agli anni novanta del secolo scorso ha fatto da fondale all’altare argenteo di San Jacopo nella cappella del Giudizio. Nel 2001 un restauro ha rimediato i danni del tempo e dello sporco. Custodito nelle stanze dei canonici della Cattedrale l’arazzo è adesso esposto nell’Antico Palazzo dei Vescovi di Pistoia.

Il nuovo allestimento, che garantisce una migliore fruibilità, sarà presentato Venerdì 20 maggio alle ore 18.00 nell’aula Sinodale dell’Antico Palazzo dei Vescovi, alla presenza del Vescovo Fausto Tardelli e del Presidente della Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia Alessio Colomeiciuc.

Interverranno anche il Sindaco di Pistoia e il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.

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