L’allegro vociare di bimbi e ragazzi per la strada vicino a casa, mi ha mandato ieri un chiaro segnale: è iniziato il nuovo anno scolastico. Si tratta di un lungo tempo che vede coinvolte tante persone. Studenti, insegnanti, genitori, personale scolastico, tutti impegnati per qualcosa che è di fondamentale importanza per la crescita delle nuove generazioni ma più in generale per lo sviluppo dell’intera società. Credo non sfugga ad alcuno il valore della scuola. Per questo, essa dovrebbe essere al centro dell’attenzione di tutti, in primo luogo di chi ha la responsabilità di fare le leggi e governare il nostro paese.

Spendere per la scuola non è buttar via risorse, ma investimento vero che porta innumerevoli frutti positivi. Non è però solo un problema di risorse: è anche impegno di tutti e di ciascuno per fare ognuno la propria parte in modo che la scuola sia migliore e sia davvero una buona scuola.

Vorrei a questo punto formulare i miei auguri più sinceri: agli studenti, prima di tutto, grandi e piccini, perché vivano quest’anno scolastico come una nuova, grande opportunità di accrescere le proprie conoscenze, capire di più il mondo, imparare la ricchezza della cultura del proprio paese come di quella degli altri paesi.

Poi il mio augurio va agli insegnati perché, nonostante le ristrettezze economiche e nella giusta rivendicazione dei propri diritti, sentano sempre la passione di collaborare alla maturazione delle giovani generazioni.

Ai genitori auguro di interessarsi positivamente alla vita della scuola e di sentire la propria responsabilità educativa come qualcosa di irrinunciabile e di determinante nell’offerta formativa scolastica.

A chi ha responsabilità politiche e amministrative, il mio augurio è che mettano la scuola tra gli obiettivi principali del proprio impegno a favore della collettività.

+Fausto Tardelli