Sabato 21 gennaio 2017, alle ore 15.00 nella Sala di Grandonio del Palazzo Comunale avrà luogo una giornata di studi su Mons. Sabatino Ferrali. L’incontro è organizzato dal Centro Italiano di Studi di Storia e Arte e dalla Società Pistoiese di storia Patria. L’ingresso al convegno è libero, gratuito e aperto a tutti.

Il Convegno sarà presieduto dal prof. Gianfranco Savino della società Pistoiese di Storia Patria. Saranno presenti il Sindaco Samuele Bertinelli e il Vescovo di Pistoia Mons. Fausto Tardelli. Seguiranno una serie di relazioni che ricorderanno mons. Ferrali ripercorrendone gli aspetti più significativi della sua personalità: quella di sacerdote, storico, studioso e scrittore. La scaletta della giornata vede l’intervento di: Alberto Cipriani, Gabriella Piccinini, Stefano Zamponi, Tommaso Braccini, Giampaolo Francesconi, Costantino Ceccanti.

A Costantino Ceccanti, architetto e storico dell’arte, abbiamo chiesto di presentarci un breve profilo di Mons. Sabatino Ferrali.

È stato importante scoprire l’importanza di questa figura per la nostra città questo anno di Pistoia capitale della cultura?

Don Sabatino Ferrali rappresenta certamente uno degli intellettuali più significativi nella Pistoia del secondo novecento.

È stato, infatti, uno dei pionieri per quanto riguarda lo studio dell’arte e dell’architettura della nostra città. Appare, quindi, molto significativo che, a quasi quarant’anni dalla scomparsa, in occasione dell’anno cui Pistoia ricopre il ruolo di capitale italiana della cultura, si sia scelto di celebrarlo con un convegno, ospitato, non casualmente, nella sala del Grandonio del palazzo comunale.

Chi vuole parlare del suo impegno del suo lavoro di storico, studioso e sacerdote?

Il lavoro di storico e di studioso di Sabatino Ferrali si è svolto essenzialmente nella seconda metà del novecento. I suoi ambiti di ricerca sono stati fondamentalmente due: la natia Lamporecchio col Montalbano e, soprattutto, la città di Pistoia. Per quanto riguarda la storia dell’architettura, è stato uno dei maggiori studiosi se non il maggiore almeno fino agli anni ‘60.

Ancora oggi, numerosi edifici della nostra città hanno in quanto scritto da Sabatino Ferrali la loro bibliografia di riferimento: la celeberrima serie di dispense intitolata il patrimonio storico di Pistoia è fondamentale per chi voglia approcciarsi per la prima volta allo studio dei nostri monumenti. Proprio in questa rassegna, per la prima volta venivano studiati edifici fino a quel momento ignorati dalla critica. Ancora oggi, la maggior parte dei palazzi Patrizi pistoiesi del Rinascimento e del periodo barocco non sono più stati indagati dai tempi di questa pionieristica impresa.

Quali sono le pubblicazioni più importanti che ancora oggi possiamo consultare e che rappresentano una preziosa eredità per la nostra città?

Fondamentali sono le schede redatte per il patrimonio storico della città di Pistoia ma, inoltre, appare necessario citare la guida della Cattedrale, redatta in occasione dei restauri degli anni ‘50, nella quale appare netta preferenza di Sabatino Ferrali per la Cattedrale medievale rispetto a quella tardo rinascimentale e barocca così come anche i più recenti studi sull’oratorio di Sant’Antonio Abate, sulla chiesa di Santa Chiara e sul monumento Lazzari in San Domenico.

Daniela Raspollini