Sabato 3 giugno si è svolta la seconda Assemblea Sinodale Diocesana. Oltre 250 i delegati delle diverse realtà della diocesi appartenenti a parrocchie, associazioni e movimenti, in aggiunta a sacerdoti, religiosi e religiose. Una rappresentanza varia per stile ecclesiale, consuetudini e vita spirituale, espressione del territorio ampio e molto diversificato della nostra Diocesi. I presenti hanno potuto cogliere l’immagine della chiesa locale, chiamata a raccolta in San Francesco per confrontarsi sulle indicazioni pastorali proposte dal Vescovo Tardelli.
L’Assemblea Sinodale, infatti, è stata soprattutto l’occasione per far dialogare le diverse componenti della chiesa diocesana, conoscere e trarre ispirazione dalle esperienza pastorali delle singole realtà. Un momento di sintesi e discernimento «sulle ali dello Spirito» che si è svolto significativamente nella vigilia di Pentecoste. Una circostanza sottolineata dalla preghiera che ha aperto e concluso i lavori, ma non una semplice cornice liturgica, bensì la prospettiva con cui leggere il percorso sinodale della Diocesi. Un cammino cioè, in cui pur riconoscendo limiti e punti di forza, la chiesa di Pistoia è chiamata a  «chiedere con insistenza luce e forza allo Spirito Santo» perché, come precisa il Vescovo negli Orientamenti Pastorali «le nostre potenzialità possono fiorire in bellezza soltanto col dono dello Spirito Santo»; «quanto più da Lui chiederemo ispirazione perché ci infiammi al suo fuoco di carità, tanto più andremo lontani sulle sue ali».
Aprendo la discussione il Vescovo Tardelli ha invitato tutti ad invocare il dono dello Spirito perché – con un’espressione tipicamente pistoiese –  «ci scionni», desti cioè cuori e coscienze. A san Francesco era raccolto «un popolo diocesano con le sue fatiche» non privo di difficoltà nel camminare insieme, a cui il Vescovo ha rivolto parole di incoraggiamento e fiducia per un fruttuoso lavoro sinodale. E «anche – ha concluso mons. Tardelli – se percepissimo soltanto la bellezza del nostro essere insieme sarebbe già molto».

Il confronto si è svolto in una ventina di gruppi di circa dieci persone ciascuno, chiamati a condividere, verificare e progettare la vita pastorale delle singole comunità e della diocesi. È dunque stato possibile ripercorrere le iniziative e la vita pastorale delle diverse realtà diocesane a partire da un’esperienza in cui è stata percepita la presenza dello Spirito. Un abbrivio che ha regalato ai presenti la consapevolezza della vivacità della realtà pistoiese, ricordando che la Chiesa è davvero una realtà viva, in cui il Vangelo commuove, feconda e suscita, anche oggi, tanta ricchezza.
Le domande riservate alla verifica si sono concentrate sui diversi punti segnalati dai lineamenti pastorali per l’anno 2016/2017: la celebrazione dell’Eucarestia Domenicale, la parrocchia come Scuola di Preghiera, i gruppi di Vangelo, gli esercizi spirituali in Parrocchia, l’accompagnamento dei genitori al battesimo dei propri figli e l’accompagnamento post-battesimale.
Un’ultima parte è stata poi riservata alla progettazione del prossimo anno pastorale, dedicato ai Poveri, perché la chiesa di Pistoia divenga sempre più una chiesa povera per i poveri. Un lavoro che chiede, nelle diverse situazioni territoriali o sociali, un attento discernimento alle necessità dei più bisognosi, ma anche un maggiore sforzo di comunicazione delle già molte realtà diocesane attive in ambito sociale/caritativo: Centri Caritas, Osservatorio diocesano delle povertà, progetto Policoro, Progetto Casa, Fondazione Sant’Atto.
Non tutti i gruppi sono riusciti a coprire i diversi punti nel tempo, pur ampio, messo a disposizione. Certamente era diffuso il desiderio di confrontarsi e raccontare le proprie esperienze. Alla conclusione della serata è stata viva la consapevolezza di aver vissuto un momento bello di sinodalità. Le sintesi dei gruppi serviranno infatti al vescovo per elaborare il percorso pastorale del prossimo anno.
(redazione)