Uno spazio di preghiera, incontro e formazione per tutta la Diocesi

 
Venerdì 21 settembre l’inizio dell’anno pastorale avrà luogo a Valdibrana, nella nuova aula liturgica accanto al santuario della Madonna delle Grazie. Don Cesare Tognelli, rettore del santuario ci illustra il nuovo complesso.
 
Don Cesare, finalmente, dopo un’attesa lunga e travagliata, è arrivato il momento dell’inaugurazione dei nuovi locali di Valdibrana…

È davvero una gioia. I lavori sono iniziati dieci anni fa, nel 2009. Il progetto prevedeva un complesso ancora più grande. Quello attuale, realizzato dall’architetto Marco Matteini, ha mantenuto la volontà di don Severino Pagnini, allora parroco di Valdibrana, che aveva l’intenzione di rendere più agevole il santuario per i pellegrini. Egli, infatti, si auspicava di ampliare il santuario edificando dei locali attigui. Mancando i permessi delle autorità competenti don Pagnini ha pensato di fare un nuovo grande locale più vicino possibile al santuario per accogliere i numerosi devoti alla Vergine. Il progetto è stato avviato in un periodo economicamente favorevole, poi però, appena cominciati i lavori, sono aumentati i prezzi e diminuiti i pellegrini. Dopo tante difficoltà, però, siamo finalmente arrivati alla fine dei lavori. Oggi è necessario anche ampliare il nostro sguardo, non fermarsi a Valdibrana e raggiungere una dimensione diocesana per dare respiro al complesso.

Come è organizzato il nuovo complesso di Valdibrana?

Il primo piano è l’aula liturgica in senso stretto. Mentre tutto il centro mariano è intitolato a don Severino Pagnini, l’aula liturgica è dedicata a Mons. Mansueto Bianchi; vi si riporta infatti, anche un passaggio della preghiera che il vescovo Bianchi scrisse per la Madonna di Valdibrana.

Tra gli arredi dell’aula c’è un crocifisso, opera dell’artigiano locale di Valdibrana Romano Straulino. Romano custodiva in casa questa grande scultura, che aveva realizzato indipendentemente dal progetto dell’aula liturgica. Quando ho visto in casa sua il crocifisso, subito mi è apparso bello e adatto ad essere collocato nella nuovo ambiente accanto al santuario. Mi sono fatto coraggio e gli ho chiesto se poteva donarlo per questo nuovo arredo.

L’aula è anche impreziosita da una mosaico realizzato dalla mosaicista Ursula Corsi di Pietrasanta. Maria, raffigurata secondo l’iconografia del santuario di Valdibrana, è collocata in un contesto che ricorda Betlemme: si riconosce il profilo della Basilica della Natività con olivi e cipressi, gli alberi tipici della Giudea, ma anche della nostra campagna.

 C’è poi la via crucis di Ugo Fanti, artigiano pistoiese; un autodidatta che presenta nelle sue formelle in legno la passione di Gesù. A queste formelle sarà dedicato un libretto con la via crucis presto disponibile.

Il piano inferiore ha più locali, in particolare dispone di una grande sala per feste, momenti conviviali o di incontro. Ci sono poi altre stanze che possono essere valorizzate dalla presenza di gruppi e bagni attrezzati anche per i disabili. Il tutto è inserito nel verde, in un boschetto di olivi; un contesto gradevole per arrivare a fare omaggio a Maria, ma anche per una sosta di incontro e approfondimento. C’è spazio, infatti, anche per una piccola biblioteca dedicata a testi mariani.

Venerdì 21 il vescovo invita le parrocchie a portare un’offerta per sostenere le spese…

Non vorrei che questa diventasse solo l’occasione per portare offerte, ritengo però che il valore dell’ambiente sia proprio in questa possibilità di sviluppo della spiritualità mariana L’invito alle parrocchie è perché Maria possa diventare di più il nostro esempio della fede. D’altra parte il vescovo ha il desiderio di farlo diventare un centro che divulghi la devozione mariana, in un senso più in linea con il Concilio Vaticano II.

L’apertura dell’anno pastorale è una bella occasione per far conoscere il nuovo complesso…

L’apertura dell’anno pastorale a Valdibrana credo che sia importante per questa dimensione diocesana che mi auspico divenga sempre più decisa. L’inaugurazione avverrà in due momenti. L’inaugurazione ‘laica’ sarà martedì 18 settembre alle 11.30 con la presenza del vescovo Tardelli, delle autorità civili, del sindaco di Pistoia, del presidente della Fondazione CARIPT e di quanti hanno collaborato ai lavori.

L’inaugurazione ‘religiosa’ sarà il 21. Dopo il pellegrinaggio diocesano ci sarà infatti, la santa messa con la benedizione dell’altare e dei locali.

Daniela Raspollini