Con la fase 2 e la ripresa delle attività Poche novità per alunni e insegnanti

di Dario Cafiero

Una grande incertezza si addensa intorno al mondo della scuola, ancor più per le scuole paritarie rimaste senza indicazioni anche nell’ultimo decreto rilancio, ratificato solo pochi giorni fa in Gazzetta Ufficiale. Quello delle paritarie – in cui rientrano tutte le scuole pubbliche non statali – è un universo che in tutta Italia racchiude 900mila studenti e quasi 200mila tra docenti e personale scolastico.

Nella realtà pistoiese uno degli istituti che attende indicazioni ministeriali è l’Istituto Scuole Mantellate. «A fronte della richiesta ministeriale del mantenimento dell’offerta formativa, come è giusto che sia – ci spiega la Dirigente scolastica dell’Istituto pistoiese per le medie e le superiori delle Mantellate, Rita Pieri – non ci è arrivato alcun sostegno. In queste settimane ci siamo immediatamente attivati per mantenere attiva la didattica con delle video lezioni per complessive 5 ore al giorno per gli studenti del liceo e di 4 ore al giorno per le scuole medie». Un’offerta formativa che «non è soltanto nozionistica» e che, proprio per questo, ha portato l’Istituto delle Mantellate a mantenere presenti anche le altre attività oltre alle lezioni. «Possiamo contare su dei bravi ragazzi e delle grandi insegnanti che hanno cercato di portare avanti tutti i progetti: dal ritiro spirituale online alle conferenze con scienziati ed esperti fino alle visite virtuali al Museo d’Orsay di Parigi o la gita a Torino. Tutto per mantenere viva l’attenzione dei ragazzi». E sul prossimo anno scolastico? «Nell’ordinanza si rimanda a decisioni future – sottolinea Pieri – Noi stiamo sanificando tutto per la preparazione degli esami di maturità, ma la sensazione è che dal ministero continuino a dimenticarsi di noi».

Incertezza sulle evoluzioni future condivisa con la collega direttrice della Scuola Primaria e Infanzia dell’istituto, Irene Burgio. «Il silenzio da parte ministeriale è spiazzante – spiega Burgio –. L’assenza di indicazioni mette in difficoltà un sistema che è paritario ma pienamente pubblico, per tutti i bambini e per le loro famiglie. Noi ci stiamo muovendo per capire quel che sarà possibile fare per i centri estivi, con il 15 giugno 2020 come prima data utile; ma prima di poter arrivare a formulare un’offerta mancano ancora le indicazioni regionali e i vari protocolli sanitari». Determinazione e progettualità hanno contraddistinto queste settimane, soprattutto per la fascia di studenti d’età più piccola. «Abbiamo avuto una partecipazione altissima alle videolezioni della scuola primaria – sottolinea Burgio – con il 95% dei bambini raggiunti e con il restante 5% contattato personalmente in videochiamata. Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia sono state invece immediatamente attivate delle lezioni in video, supportate da un contatto telefonico settimanale con le famiglie». Uno sforzo produttivo – con la preparazione dei contenuti video da parte del personale docente – che ha dilatato la tempistica ma che non va certamente a sostituire il valore delle lezioni in aula. Ringraziamo tutte le famiglie che hanno sostenuto e condiviso la nostra offerta formativa – precisa Burgio –. I bambini si sono adattati con grandissima disponibilità a questa nuova soluzione, al di sopra di ogni aspettativa; ma resta imprescindibile il ruolo della didattica in presenza che permette una supervisione attenta e prolungata».