di Piero e Paola Pierattini

È passata l’estate, tra mille problemi dovuti al Covid-19 ed ora doveva, tradizionalmente, essere ripresa l’attività di catechismo parrocchiale. Sempre a causa della pandemia questo non è avvenuto; allora come colmare questo lunghissimo vuoto? Sì, parliamo di vuoto perché l’estate dei ragazzi e dei loro genitori è passata alla ricerca dell’abbronzatura, del locale alla moda, della gita, della baita dispersa in montagna ma con la wi-fi e l’attività parrocchiale è un ricordo lontano. Viviamo in una società sempre attiva e sempre più incapace di staccare la spina, sempre lì a digitare, condividere, perdendo il senso della differenza tra giorno e notte, tra feriale e festivo, tra casa e lavoro, tra reale e virtuale. Il rischio è di aver perso troppo tempo, di aver lasciato andare le opportunità offerte dalla momentanea tregua del Covid per riprendere contatto con realtà e relazioni concrete, con il tempo lento e libero, non accelerato, per poter uscire da stili di vita che diffondono malesseri sempre più contagiosi: attacchi d’ansia e di panico, passioni tristi e disturbi comportamentali, riti solitari e talvolta mortali.

Esiste uno strumento che ci invita a entrare nei nostri corpi, a non correre per passare al poi, a lasciare che il mondo scorra, per prenderci del tempo con noi stessi: è la preghiera. È una pratica che si può apprendere con costanza e pazienza nella quotidianità: si impara a rientrare in contatto con il corpo, col respiro, per divenire consapevoli dello scorrere della vita, attimo dopo attimo. Al tempo stesso è un vero e proprio atteggiamento verso la vita, un modo di essere, che insegna a guardare alla realtà per come è. La preghiera, cristianamente intesa, accompagna a scoprire i valori che la fede cristiana insegna e ad aderirvi incondizionatamente perché dialogo con Dio. Scopriamo così il ricchissimo panorama della tradizione cristiana e di alcune possibili forme di preghiera: la preghiera di Gesù e l’esame di coscienza, o la preghiera del mattino e della sera, o il rosario e l’adorazione eucaristica. Tutti ci invitano a sostare abbandonandosi all’azione dallo Spirito. Per questo le famiglie, adulti, bambini e adolescenti, devono sempre farsi accompagnare dalla preghiera con grandi benefici sul piano spirituale e psicologico.

Bastano dieci minuti al giorno per fare una cosa nuova, per prepararsi a incontrare gli altri, per scoprire la novità di ogni giornata che sembra sempre uguale, per sentire infine la sicurezza e la pacificazione che dona il sentirsi guardati, abbracciati e vivificati dall’amore di Gesù Salvatore.