Alcune anticipazioni sugli scenari descritti nel prossimo Dossier Caritas per l’anno 2021

Una crisi economica diffusa e, soprattutto, resa ancora più grave dal Covid: il Dossier Caritas con i dati del 2020 e del primo semestre del 2021 che verrà presentato l’11 dicembre alla presenza del Vescovo racconta una realtà complessa e variegata dove le difficoltà economiche raggiungono gli strati della società più impensabili.

«Nella maggior parte dei casi le persone che si presentano presso il nostro sportello manifestano problemi legati all’impiego, dalla disoccupazione fino a casi di sfruttamento e lavoro al nero » spiega Marcello Suppressa, direttore Caritas dal 2005 e con una lunga storia di volontariato e servizio presso l’associazione alle spalle. «Non solo è molto aumentata l’affluenza ai nostri sportelli, ma tendono a presentarsi categorie sociali che fino agli anni passati erano rimaste generalmente escluse da situazioni di particolare disagio economico»: nel 2020 i nuovi accessi sono stati il 51% in più rispetto al 2019.

Parlando del 2009, 2.476 persone hanno fatto accesso alla rete di centri ascolto, nel 2020 ben 6.200. Sono dati importanti che rivelano un disagio crescente ben ravvisabile anche nell’affluenza ai vari servizi offerti: L’Emporio della solidarietà, nato tre anni fa, è passato da 250 tessere a 650, pari a 2.500 persone, ed è arrivato, ad oggi, a distribuire circa 20 tonnellate di generi tra alimentari e prodotti per la cura della persona e della casa. «È evidente che siamo di fronte a una crisi economica importante in cui le famiglie fanno fatica a mettere insieme il pranzo con la cena. Il nostro impegno dunque si manifesta soprattutto dando supporto nel pagamento degli affitti, delle bollette, contribuendo alle spese mediche e anche attraverso forme di assistenza legale, dato l’aumento degli sfratti».

In questo contesto così difficile, particolarmente critica risulta essere la condizione femminile. È spesso la donna, infatti, a portare sulle spalle il fardello più pesante, quello di dover conciliare il ruolo di madre e moglie e quello di lavoratrice e donna in carriera: da qui le varie forme di discriminazioni a cui da sempre il cosiddetto “sesso debole” è sottoposto e che, nonostante i grandi passi avanti compiuti negli ultimi anni in termini di diritti, non accennano a sparire, ma anzi sembrano trovare nuova linfa nel contesto di aggravata crisi economica lasciato dal Covid. «Oltre il 54% di chi si affaccia al nostro sportello sono donne. È così che dalla volontà della Diocesi di Pistoia di promuovere iniziative a supporto specifico delle donne in situazione di disagio nasce il progetto UNICA, che intende svincolarsi dalla logica dei servizi e delle opportunità uguali per tutti e concentrarsi sulla declinazione di percorsi in cui le donne possano usufruire di un supporto individuale in termini di ascolto, accompagnamento alla rete territoriale e investimento sui loro percorsi di autonomia.

Da sottolineare, inoltre, è il ruolo che che avranno le comunità cristiane coinvolte al fine di promuovere reti sociali e solidali di supporto all’inclusione sociale, lavorativa e abitativa». L’azione dell’associazione Caritas si rivela dunque capace di agire davvero su tutti i fronti e, attraverso il ruolo della Diocesi e della Chiesa, come conferma Suppressa «dare modo di esprimere quella che per me -e per tutti i collaboratori- è una vera e propria vocazione: stare accanto ai più deboli».

Alice Peloni