Nasce ad Agliana l’Emporio sociale, il frutto di una feconda collaborazione tra la Caritas zonale di Agliana, e in particolare la parrocchia di San Piero e la Misericordia di Agliana. L’iniziativa va incontro alle necessità del territorio nell’intento di offrire un servizio più calibrato sulle esigenze e la dignità di chi ha bisogno. «Al momento – spiega don Paolo Tofani, parroco di San Piero – la Caritas di Agliana segue circa 60 famiglie per un totale di circa 200 persone. Un numero importante, cresciuto negli ultimi anni e acuito dal Covid che coinvolge famiglie sia italiane che straniere».

«Il nostro obiettivo, come parrocchia – spiega don Tofani- è proprio il desiderio di riuscire a entrare sempre più in relazione con tutte le realtà che operano ad Agliana per il sociale, per far uscire dalla sola dimensione ecclesiale questo servizio di carità».

L’accoglienza e l’incontro al Centro di ascolto restano un passaggio fondamentale per l’accesso all’Emporio, non soltanto per verificare le effettive necessità di che ne fa richiesta, ma soprattutto per offrire cuore e orecchio, comprendere e valutare la situazione, progettare risposte e offrire suggerimenti. Quanti accederanno all’Emporio sociale saranno forniti di una tessera a punti da presentare alla “cassa”, caricata in base ai dati forniti tramite l’isee, il nucleo familiare e altri parametri calzati sulla persona. Ogni prodotto dell’Emporio ha infatti un valore espresso in punti che sarà scalato dalla tessera, ricaricata ogni mese ma sempre passando dal Centro di ascolto.

«Negli ultimi anni, e specialmente con la pandemia, — commenta la presidente della Misericordia di Agliana Ilaria Signori — la Misericordia ha attivato il servizio di consegna a domicilio della spesa e molto spesso abbiamo incontrato persone che facevano difficoltà a pagare. Questo ci ha messo di fronte a diverse criticità ». Le attività di ascolto della Misericordia hanno suggerito un più stretto rapporto con la caritas parrocchiale, oggi coronato da questo nuovo servizio. «L’Emporio è il frutto di una perfetta sinergia tra Misericordia e parrocchia». «Da tempo — commenta Signori — ne parlavamo con don Paolo e il suo collaboratore Luca Bini Mezzanotte. L’occasione per partire è arrivata grazie ai finanziamenti di un bando a cui aveva partecipato la Confederazione nazionale delle Misericordia d’Italia. Con questo contributo abbiamo potuto acquistare l’arredamento per allestire l’Emporio. Un aiuto importante è arrivato anche da Unicoop che ha finanziato il corso haccp e sicurezza e offerto la prima fornitura dell’Emporio. Quanto vedremo all’apertura è stato donato da Unicoop. La Fondazione “Il Cuore si scioglie” ha invece offerto il software per la gestione del magazzino e della “cassa”. Ringrazio — conclude Signori — tutti i volontari della Misericordia e del Centro di ascolto che sono stati molto disponibili a offrire questo servizio e ad accedere al percorso di formazione per l’Emporio».

Ugo Feraci