Nella Cattedrale la lettura dell’atto che proclama l’inizio ufficiale sabato 25 marzo, dopo oltre 87 anni. «Cogliamo gioie e speranze che sono in noi. Comprenderemo ciò che il Signore ci va dicendo»

Nel festa della Presentazione di Gesù al Tempio, nella giornata chiamata della Candelora, si sono aperti i termini di un’altra presentazione per la Chiesa pistoiese. Nella Cattedrale di San Zeno è stata letta la bolla di Indizione del primo Sinodo dopo il Concilio Vaticano II.

«Con il presente atto – afferma il vescovo nella Bolla di indizione – intendo indire come di fatto indico il XX Sinodo Diocesano, primo dopo il Concilio Vaticano II e dopo l’ultimo celebrato dal mio venerato predecessore Mons. Giuseppe Debernardi nel 1936». «“Sospinti dallo Spirito per testimoniare a tutti la gioia del Vangelo”. Queste parole esprimono bene l’intento del Sinodo della nostra Chiesa che si inserisce in quel cammino sinodale che il Santo Padre Francesco ha chiesto alle Chiese che sono in Italia e nel mondo intero: ascoltare e condividere nello Spirito Santo le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini e delle donne con cui condividiamo la vita nei nostri territori e che ci interpellano, riconoscendo in esse la voce del Signore; conseguentemente, individuare quanto lo Spirito Santo ci chiede per essere autentici testimoni ed annunciatori della gioia del Vangelo che è il Signore Gesù».

La giornata del 2 febbraio si è però aperta già a mezzogiorno nella cappella di Santa Chiara al Seminario vescovile, dove dopo il canto e l’invocazione dello Spirito Santo è stato proclamato il brano con gli racconto della Pentecoste dagli Atti degli apostoli. Quindi il vescovo ha consegnato a tutti i presenti la bolla con l’indizione, perché sia custodita nell’archivio parrocchiale e resa nota ai fedeli. Al termine della consegna, e prima dell’antifona mariana, è stata data lettura della Bolla con l’indizione del Sinodo diocesano.

Un momento che non si verificava a Pistoia da più di 80 anni, essendosi svolto l’ultimo nel 1936 per volontà del vescovo Debernardi. Sabato 4 e domenica 5 febbraio il decreto di indizione del Sinodo diocesano è stato letto in tutte le parrocchie. Parrocchie che sono, e sempre più saranno, il fulcro delle attività di entrambe le fasi sinodali.

Come approfondito e spiegato anche da don Cristiano D’Angelo, vicario pastorale della Diocesi di Pistoia, il lavoro sottotraccia al momento sinodale arriva da lontano: negli ultimi sedici mesi sono stati oltre 150 i gruppi sinodali che si sono attivati sul territorio, andando a coinvolgere oltre 1500 persone. Volontà ferma del Sinodo è quella di coinvolgere attivamente tutta la comunità e muoversi, assieme e nessuno escluso, verso la gioia del Vangelo.

Il territorio, come ribadito dal vescovo Tardelli, manifesta una intima e forte necessità di riavvicinarsi al messaggio di gioia del Vangelo, per superare le difficoltà del momento, con l’obiettivo di non fermarsi solo alla riflessione.

Dario Cafiero