Il prossimo 8 ottobre, su esplicita richiesta delle famiglie, si costituirà in Diocesi la prima equipe adulti diocesana, una realtà assente da tempo nella chiesa pistoiese.
Abbiamo incontrato la presidente diocesana dell’Azione Cattolica Valentina Raimondo per scoprire quali sono stati i frutti di un’estate ricca di attività e di riflessione, ma anche per conoscere in che modo l’AC intende rispondere alle sollecitazioni di Papa Francesco.
“Da tempo – ci spiega Valentina Raimondo – l’Azione Cattolica è in dialogo con le famiglie dei ragazzi che fanno parte di questa realtà, nella consapevolezza che la formazione degli adulti e il percorso spirituale delle famiglie siano un’esigenza importante per la Chiesa.
Nell’ambito dell’ incontro annuale di AC, tenutosi a fine estate alla presenza dell’assistente Don Roberto Breschi, le famiglie hanno espresso il forte desiderio di strutturare un intenso percorso annuale ed è per questo che dall’8 ottobre si costituirà la prima equipe adulti diocesana di AC“.
In occasione dell’ultimo incontro annuale state affrontate diverse tematiche di grande attualità legate all’ambito familiare come la crisi degli adulti e delle famiglie. “I sociologi – spiega Valentina – ormai da anni ci parlano di giovanilismo o mito giovanile, ed è innegabile che la prima cosa che ci viene in mente è la cinquantenne un po’ tirata che si veste come la quindicenne. Ma il problema è ben più grave e ampio. Infatti il mito giovanile ha a che fare direttamente con l’assunzione di responsabilità. In un’epoca in cui lavoro e matrimonio, da sempre considerati eventi per l’ingresso nell’età adulta, sono diventati eventi reversibili (precariato e disoccupazione, divorzi), le responsabilità e i valori ad essa collegati, arrivano sempre più in tarda età. L’unico evento irreversibile che può essere considerato l’ingresso all’età adulta è oggi la nascita di un figlio. Il dramma è che non ci si improvvisa persone mature in nove mesi e soprattutto genitori autorevoli e sicuri. ( Rimandiamo ad una bella catechesi di Papa Francescondr) Ormai si diventa genitori in età sempre più avanzata, ma -contrariamente a quanto si pensa- numerosi studi ci dicono che la principale causa è la paura di assumersi responsabilità, alimentata da una cultura dominante che mette in guardia sui rischi della genitorialità, piuttosto che aiutare ad affrontarla. Così dilagano i 35enni che non riescono a rinunciare al proprio io, che fanno del loro tempo libero il tempo del centro commerciale, e non trovano neppure il tempo di leggere una fiaba ai propri figli pur di non negarsi la palestra o qualche altro passatempo.
D’altra parte non manca chi si chiede se nel mondo di oggi sia ancora possibile trasmettere ideali e valori, se sia ancora possibile combattere il relativismo, l’indifferenza e la sopraffazione, se come adulti e genitori sia possibile essere seme di cambiamento. C’è poi da registrare la difficoltà di adulti e famiglie nell’educare le nuove generazioni alla Parola di Dio. È ormai chiaro, di generazione in generazione, che bambini e adolescenti devono vivere, in primo luogo in famiglia, esperienze di gratuità e di amore. È la testimonianza che ci dice come rendere concreta la Parola di Dio. Come è reale il fatto che per testimoniare davvero è necessario andare per le strade e contagiare chi incontriamo. Il Papa ci chiama a essere Chiesa in uscita: persone capaci di vedere e vivere le periferie dove si accumulano le povertà dell’uomo, persone in grado di uscire dall’individualismo ed essere, almeno per chi ci circonda, seme di cambiamento e luce di speranza”.
Valentina ha voluto richiamare l’attenzione anche sul valore del legame associativo: “La cura del legame associativo si traduce prima di tutto nell’attenzione alle persone e alle situazioni concrete di vita in cui si trovano. Si basa sulla relazione personale, da alimentare quotidianamente. Fare associazione significa dunque costruire le proposte, sceglierne i contenuti ed equilibrare i tempi a partire dai ritmi di vita delle persone, affinché tali esperienze siano realmente significative, segno di speranza per la comunità e il territorio.Essere associazione ci sostiene nel lungo cammino della vita e dell’educazione dei nostri figli. Questa nuova costituenda equipe per Adulti di AC nasce come risposta all’esigenza delle famiglie che sentono il bisogno di seguire i propri figli attraverso un cammino di formazione e condivisione. Insomma,-sottolinea Valentina- ci viene chiesto di esserci!
Per info:
Azione Cattolica: Telefono 0573 308045 (sera dopo cena- oppure sabato mattina da novembre a febbraio)
Email: ac.pistoia@gmail.com
Daniela Raspollini