Nel pomeriggio del 24 luglio, mentre altri pellegrini stavano per incamminarsi verso la Cattedrale di Pistoia, in vista della celebrazione del santo Patrono Giacomo Apostolo, oltre 100 giovani della Diocesi guidati dall’Ufficio di Pastorale Giovanile diocesano hanno iniziato il loro viaggio verso Cracovia

A Cracovia si ritroveranno con i giovani provenienti da tutto il mondo insieme ad altri 70 pellegrini, disabili e non dell’Associazione Maria Madre Nostra e oltre 40 ragazzi suddivisi in altri gruppi di provenienza parrocchiale e appartenenti al Cammino Neocatecumenale. Una presenza considerevole, guidata dal desiderio di vivere un’esperienza indimenticabile che diventa testimonianza per tutti. Anche il vescovo, Mons. Tardelli si lascerà coinvolgere dal clima della Giornata Mondiale della Gioventù. predicando ai giovani una catechesi e accompagnando i pistoiesi, in occasione del passaggio della Porta Santa al Santuario della Divina Misericordia.

Le giornate della GMG saranno raccontate quasi giornalmente su questo sito e durante il TG60 di TVL Pistoia).

Di seguito il contributo relativo alla Partenza da Pistoia.

“CHI CERCHI?”

E quindi partiamo.
Ci siamo tutti, anche il vescovo ci è venuto a salutare.
Ognuno saluta chi lo ha accompagnato. Baci e abbracci teneri fra genitori e figli, con i nonni e i fidanzati, e intanto qualcuno ha iniziato anche a cantare.

Il clima è quello di una festa.
Ma Per cosa andiamo a Cracovia? Cosa ci muove?
Già, andiamo ad incontrare il Papa.
Questi ragazzi hanno proprio voglia di vederlo. Non penso siano in viaggio solo per divertirsi, per passare qualche giorno all’estero con gli amici o cacciare qualche Pokemon introvabile qui.
A guardare i loro volti, però, penso che Ci deve essere qualcosa di più, sennò fare una cosa così è da pazzi.

In queste occasioni la domanda da farsi è un’ altra. È quella di Gesù alla Maddalena il giorno della sua resurrezione: “Chi cerchi?”
Auguriamo allora a tutti, presenti e non, di trovare “quell’amore dell’anima” di cui ognuno di noi ha bisogno.

(Gianni Gasperini, seminarista)