“Vattene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre, verso il paese che io ti indicherò” (Gn 12,1). Il versetto arcinoto, rilanciato anche dalle canzonette, chiede forse un po’ di riflessione. Almeno per comprendere, in tempi di migrazioni globali, il prezzo di questo comando divino. È un invito a sperimentare la precarietà, a incamminarsi fondati soltanto sulla fiducia nel Signore. Don Cristiano d’Angelo, commentando questo brano della Genesi lascia presto intuire l’orizzonte in cui la Diocesi di Pistoia è invitata a sfidare la precarietà e a fidarsi di Dio. L’uditorio è infatti composto dal clero diocesano, raccolto in Seminario giovedì 3 novembre dal Vescovo Tardelli per muovere i primi passi secondo le indicazioni emerse dal Convegno Pastorale. Le proposte lanciate in quella occasione chiedono infatti non soltanto di rivedere alcune impostazioni pastorali, ma anche una nuova mentalità. Non sarà male, dunque, per recuperare alcune parole di don Cristiano, “abbandonare l’idolatria della propria esperienza” per lasciare spazio alla creatività dello Spirito.
Dopo l’apertura biblica di Don Cristiano il Vescovo Tardelli ha presentato le sue indicazioni. Le tre piste su cui la Diocesi è chiamata a procedere -come già il Vescovo aveva detto al Convegno diocesano degli operatori pastorale del 21 ottobre scorso- chiedono una “conversione” pastorale che interessa soprattutto la celebrazione del Battesimo in tre tappe, una rinnovata attenzione all’Eucarestia domenicale e alla preghiera, il rilancio dei gruppi di ascolto del Vangelo. I
l Vescovo Tardelli ricorda anche il valore normativo delle proposte pastorali: una sottolineatura che chiede al Clero pistoiese di raccogliere la sfida o almeno di provarci. Per quanto riguarda i battesimi l’amministrazione in tre tempi (riti di accoglienza, esorcismo e unzione pre-battesimale, battesimo) è giustificata principalmente – ribadisce il vescovo – dalla finalità di incontrare le persone, stabilire un dialogo, ascoltare per accompagnare e discernere, comunicare personalmente “la gioia del Vangelo” e introdurre all’esperienza della comunità cristiana. Una finalità irrinunciabile ribadita da don Cristiano d’Angelo che precisa i punti concreti su cui lavorare: a partire dalla preparazione della Comunità alla riforma – anche formando catechisti specializzati -; alla precisazione delle date dei battesimi, comuni per tutta la diocesi; all’esigenza di rivedere la preparazione al battesimo e l’accompagnamento successivo dei genitori.
Ulteriori indicazioni pratiche sono arrivate da don Luca Carlesi sul tema dell’Eucarestia domenicale, punto emerso con decisione dal tempo di ricezione creativa degli orientamenti pastorali. La messa domenicale può trovare maggiore incisività anche attraverso “piccoli” accorgimenti: ad esempio valorizzando le tre processioni previste dalla liturgia (ingresso, offertorio, comunione); preparando in forma condivisa le preghiere dei fedeli; pregando il Padre Nostro con il canto.
La preghiera del Padre Nostro è stata anche proposta come tema per un tempo di esercizi spirituali da tenere in parrocchia: un’occasione unica per vivere un tempo da cui tornare rinnovati, trasfigurati spiritualmente. Don Diego Pancaldo, presentando questa proposta, ricorda come la quarta parte del Catechismo della Chiesa Cattolica presenti una buon commento al Padre Nostro e possa suggerire alcuni spunti utili.
Le proposte, discusse tra i sacerdoti suddivisi per vicariati hanno suscitato un vivo dibattito, tra esitazioni ed entusiasmi, in un dialogo che ha permesso di confrontare opzioni pastorali differenti per stile ed esigenze del territorio. Un momento sinodale importante che si è svolto in un buon clima di condivisione e di fraternità, coinvolgendo un buon numero di presbiteri mattina e pomeriggio. Un momento che certamente non nasconde una certa fatica della precarietà, per “uscire dalla propria terra” e imparare a fidarsi di Dio.
L’appuntamento svoltosi in seminario è anche il primo di una serie di incontri che offriranno ai sacerdoti e ai diaconi della Diocesi un percorso di approfondimento sulla figura di Dio Padre attraverso la Bibbia. Gli incontri mensili, aperti dalle meditazioni di esperti e biblisti, seguono il tema scelto dal Vescovo Tardelli per l’anno Pastorale 2016/2017, dedicato alla figura di Dio Padre.
(redazione)