C’è un po’ di Diocesi di Pistoia anche nella storia di Sara Landini e della sua Keep Up, azienda vincitrice del bando della Fondazione Caript per la scelta del logo per Pistoia 2017.
Keep Up è infatti una delle tante realtà imprenditoriali che hanno preso vita grazie al progetto Policoro. Un’azienda giovane e dinamica, che nel 2015 ha curato il rifacimento del portale della diocesi di Pistoia.
Il progetto Policoro è un progetto diffuso in 139 diocesi Italiane, attivo a Pistoia dal 2012, quando tre uffici pastorali della Diocesi, Caritas, Pastorale giovanile, Problemi sociali e lavoro, hanno coinvolto l’intero tessuto ecclesiale e istituzionale per fare dare vita a questo strumento di reale e concreto sostegno ai giovani che vogliono investire seriamente sul loro futuro.
In particolare il progetto si occupa di far nascere cooperative, ditte individuali, imprese sociali anche in reciprocità con altre regioni: rendere operative, cioè, idee imprenditoriali che aiutino i giovani a superare scoraggiamenti e disorientamenti e che alimentino concretamente la loro speranza di riuscire a essere elementi attivi della società attraverso un impegno lavorativo.
«Il Progetto Policoro – afferma Edoardo Baroncelli, responsabile diocesano del progetto – è come il bastone del pellegrino che li aiuta e li sostiene in ogni passo sul sentiero del loro futuro».
«Abbiamo aperto circa tre anni fa, ne 2013, con altri due miei soci – afferma Sara Landini, rappresentante di Keep Up -. Policoro ci ha aiutato molto: quando ti ritrovi alle prime armi è importante avere qualcuno che ti da la prime dritte, soprattutto che ti indica quale direzione prendere nel complicato iter che porta alla nascita di un’impresa».
Che cosa rappresenterà per Pistoia il 2017? Continua Landini: «Nel logo abbiamo immaginato delle linee che rappresentano una Pistoia in uscita, oltre le proprie mura. Un punto di svolta per una città sempre pronta guardare quello che non ha, quando in realtà è molto ricca e sottovalutata».
Per maggiori info sul bando e sul logo vincitore: