ROMA – Venerdì 1° settembre si celebra la 12ª Giornata Nazionale per la Custodia del Creato, che quest’anno ha come tema “’Certo, il Signore è in questo luogo e io non lo sapevo’ (Gen. 28, 16). Viaggiatori sulla terra di Dio”, prendendo spunto dallo stupore di Giacobbe nello scoprire la terra di Carran come luogo di presenza del Signore.
Il Messaggio per la Giornata è stato elaborato dai Vescovi di tre Commissioni: Problemi sociali, lavoro, giustizia e pace; Ecumenismo e dialogo; Cultura e Comunicazioni sociali.
“Sulla terra di Dio… Un’esclamazione, espressiva dello stupore di Giacobbe, che nel corso di un lungo viaggio scopre la terra di Carran – si legge nel messaggio – come luogo di presenza del Signore: “Quanto è terribile questo luogo! Questa è proprio la casa di Dio, questa è la porta del cielo” (Gen. 28, 17). Se il Signore è il Santo, impossibile a confinarsi in ambiti specifici, tuttavia la concretezza della sapienza biblica narra di luoghi in cui Dio sceglie di manifestarsi, di lasciarsi scorgere da occhi aperti alla meraviglia e alla lode. Lo esprime efficacemente papa Francesco, nell’Enciclica Laudato Si’: “Tutto l’universo materiale è un linguaggio dell’amore di Dio, del suo affetto smisurato per noi. Suolo, acqua, montagne, tutto è carezza di Dio” (n. 84). La misericordia graziosa di Dio ha la sua prima espressione proprio nel gesto creativo che ci colloca sulla terra, donandocela come giardino da coltivare e custodire. È questo, tra l’altro, un elemento di convergenza ecumenica tra le diverse chiese cristiane, così come un importante tema di dialogo interreligioso. Un’educazione alla custodia del creato esige, dunque, anche una formazione dello sguardo, perché impari a coglierne ed apprezzarne la bellezza, fino a scoprirvi un segno di Colui che ce la dona. Del resto, sottolinea ancora papa Francesco, per ognuno di noi la storia dell’”amicizia con Dio si sviluppa sempre in uno spazio geografico che diventa un segno molto personale” (n.84) e di cui conserviamo memoria, nel tempo e nello spazio.»
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"VIAGGIATORI SULLA TERRA DI DIO"
Anche la Caritas, come ogni anno in occasione della giornata mondiale di custodia del creato ha dato il suo contributo pubblicando il nuovo Dossier con Dati e Testimonianze “Il futuro è adesso. Cambiamento climatico e adattamento sul fronte del Pacifico”, dedicato in modo particolare alla situazione delle Filippine.
«La Repubblica delle Filippine – ricorda il DDT – è segnalata infatti dal “Time” come il Paese al mondo più esposto ai tifoni, ma è anche il Paese dove il riso, una delle colture che risentono maggiormente dell’aumento della temperatura media terrestre, rappresenta il prodotto più coltivato e consumato. La situazione della nazione filippina evidenzia in maniera drammatica che il cambiamento climatico non è destinato a produrre effetti in un futuro lontano. Si tratta infatti di una realtà assolutamente attuale, che tocca in modo diverso le varie aree del pianeta e che già ora mostra la misura del cambiamento della vita di tutti noi».
Il Dossier cerca di raccontare come la questione del cambiamento climatico rappresenti un elemento centrale nella vita degli abitanti dell’isola di Panay, nelle Filippine, tra coloro che hanno subito il passaggio del supertifone Haiyan, uno dei più forti che la storia ricordi. Ma anche come le stesse sfide, in forma diversa, sono avvertite e affrontate dalle comunità rurali degli altri paesi del mondo, Italia compresa.