Si contano i danni all’antica struttura. Per il momento la chiesa rimane chiusa in attesa dell’esito delle verifiche strutturali

CARMIGNANO  – Questa mattina – come già riportato da molte testate  – un mezzo dell’ALIA l’azienda pubblica del servizio di raccolta dei rifiuti, ha abbattuto il portico della pieve di San Michele a Carmignano. Al momento sono ancora in corso gli accertamenti sulla dinamica dell’incidente che ha provocato ingenti danni al portico della chiesa.
Del fatto è stata immediatamente avvertita la Soprintendenza di Firenze che sta già gestendo la messa in sicurezza del porticato tramite la transennatura e puntellatura delle parti pericolanti. Domani proseguirà il sopralluogo con l’analisi della portata dei danni a carico della struttura. Al momento la chiesa è chiusa per motivi di sicurezza, almeno fino quando non sarà del tutto chiara la situazione strutturale del complesso.
«Esprimo tutta la mia vicinanza alla comunità parrocchiale e al parroco Don Claudio Ciurli per l’incidente. Sono addolorato – afferma il vescovo Tardelli – per il grave danno arrecato al complesso di Carmignano, realtà ricca di storia ma fragile, collocata in uno dei luoghi più suggestivi della nostra diocesi. La diocesi di Pistoia seguirà con attenzione lo sviluppo della vicenda per assicurare il recupero dell’antico portico e la fruibilità della chiesa».
La pieve di San Michele, nota per ospitare la “Visitazione” del Pontormo  – celebre capolavoro del Rinascimento  – un antico insediamento francescano di fine Trecento.
Da poche settimane la “Visitazione” si trova in mostra a Palazzo Pitti presso la Galleria Palatina di Firenze, in occasione della mostra “Incontri Miracolosi: Pontormo, dal disegno alla pittura”. Il prestito internazionale dell’opera fa parte del progetto di found raising “Visiting Visitation”, finalizzato a finanziare gli ingenti lavori di restauro dell’antico complesso di Carmignano (www.pontormo.it). La Visitazione, che si sposterà con la mostra prima a New York e poi a Los Angeles, farà ritorno a Carmignano nella primavera 2019.
comunicato UCS