DI ALVARO NICCOLAI E SELMA FERRALI

Su impulso dei diversi parroci succedutisi, le Parrocchie del comprensorio comunale di Lamporecchio hanno incrementato le “attività ordinarie”, aggiungendo con gradualità esperienze nuove di vita spirituale e comunitaria che hanno consolidato l’identità parrocchiale e nel contempo, contribuito a un cammino di interazione reciproca. Fermo restando le attività basilari, quali la preparazione ai sacramenti dell’iniziazione cristiana, la formazione catechistica, la cura della liturgia, le attività dei cori parrocchiali, la gestione di servizi per i bambini e le famiglie, le attività di vicinanza e prossimità rivolte agli anziani e agli ammalati, ma anche le attività di autofinanziamento, socializzazione e accoglienza, sono sorte e si sono sviluppate delle azioni significative che si svolgono in modo unitario fra Parrocchie o che sono specifiche di ogni singola realtà. Ci preme poi sottolineare la presenza di numerose e importanti iniziative: l’Adorazione Eucaristica (di norma ogni giorno con orario 8—22, attualmente, causa pandemia, ridimensionata a giovedì e domenica), sono attivi i gruppi di Vangelo nelle famiglie (momentaneamente sospesi e sostituiti da don Mattia con incontri sulla Parola in videoconferenza), la Comunità neocatecumenale, il gruppo “Parola di vita” (Movimento dei Focolari), il gruppo di preghiera di Padre Pio, il Rosario perpetuo, la Comunità Cristo risorto. Una menzione particolare merita il servizio della Comunità Solidale di Lamporecchio, organismo in cui sono presenti con i loro volontari, oltre alle Caritas di tutte le Parrocchie, quelli delle organizzazioni di volontariato del nostro Comune, come la Croce Verde, l’Avis, le organizzazioni culturali, ricreative e sportive: tutte insieme operano con il metodo del “lavoro di rete”,a partire dal Centro d’ascolto interparrocchiale (orario: mercoledì 16.30–18), in stretto raccordo con il Servizio Sociale pubblico. Le attività più significative sono, oltre all’ascolto, la distribuzione settimanale di indumenti e di alimenti (le famiglie seguite e assistite sono circa 30 in media ogni settimana); le attività di vicinanza, aiuto e sostegno agli ospiti e ai familiari presso l’Hospice di Spicchio, la realizzazione di forme di aiuto sul modello del microcredito. Tali attività non solo non si sono interrotte nel corso della pandemia, ma si sono incrementate in quanto sostenute dall’Amministrazione Comunale con i fondi statali e con nuovi volontari.