Il buon esempio delle bambine con la dedizione al servizio liturgico

di Veronica Brigandì

Lo scorso 7 febbraio, durante la Santa Messa domenicale, dieci ragazzi della parrocchia di S. Maria Maddalena de’ Pazzi a Bagnolo hanno ricevuto il mandato dei ministranti. Un rito che con gli anni ha assunto diverse forme, inizialmente con la consegna e benedizione della veste liturgica, per poi tramutarsi nella celebrazione del mandato, accompagnato dalla consegna di un oggetto, un crocifisso o il decalogo del buon ministrante. Solitamente veniva celebrato durante la Messa dedicata al catechismo.
Quest’anno, a causa della situazione che stiamo vivendo, i bambini partecipano seguendo una rotazione, perciò è stato pensato di spostare il rito alla domenica, con la partecipazione di tutti i fedeli. Questo ha reso tutto più ufficiale, tanto che i ragazzi si sono molto emozionati: «Quel giorno mi sono sentita una vera ministrante», «Ho capito che da quel momento tutto sarebbe stato più importante», «Mi sono resa conto di quello che faccio e potrei fare».


Il gruppo di Bagnolo attualmente è composto da due ragazzi e da otto ragazze, una delle quali ha fatto il suo ingresso ufficiale proprio il giorno del mandato: «Volevo provare a fare la ministrante ancora prima di ricevere la Comunione, l’ho sempre visto fare a mio fratello più grande e questo mi ha invogliata ancora di più. Il giorno del mandato ero felicissima ed emozionata, perché da quel giorno anche io avrei fatto parte ufficialmente del gruppo e avrei imparato cose nuove».

È un bel segno per la Chiesa il fatto che ci sia una forte rappresentanza femminile. Per me, che li seguo da vicino, è sempre bello notare le loro differenze e punti di forza. Infatti, se i ragazzi sono più attirati dai compiti difficili, le ragazze presentano una delicatezza e attenzione che, non posso negarlo, molto spesso mi ha commosso. Il ministrante svolge un vero e proprio servizio liturgico in aiuto del celebrante, infatti ragazzi e ragazze possono esercitarlo in forza del loro Battesimo. Tutti sono responsabili e pieni di entusiasmo. Mettono in pratica la fede in un servizio utile alla Parrocchia rendendo la liturgia più curata e vissuta: «Quello che mi piace di questo servizio è cercare di fare le cose al meglio per rendere più bella la liturgia», «In questo modo proviamo a dare il buon esempio a chi ci guarda».

In questo tempo di pandemia è ancora più importante la loro presenza. Da quando ci è stata data la possibilità di poter celebrare la Messa in presenza, non è mai mancato il loro servizio attento e rispettoso delle regole. Concludiamo con le bellissime parole dei ragazzi: «Il chierichetto vive nella gioia di sapere che Gesù ci vuole bene». Sono le parole di una giovane ministrante della parrocchia di Bagnolo.