Quattro nuovi santi patroni per accompagnare il mondo del laicato

di Daniela Raspollini

Anche la pallacanestro ha il suo patrono. La Conferenza episcopale italiana, nell’ultima assemblea generale ha infatti approvato la costituzione di alcuni nuovi santi patroni: San Martino di Tours è stato scelto per accompagnare il mondo del volontariato; san Giuseppe Moscati è stato indicato come patrono di medici, infermieri e soccorritori del 118; San Giovanni Bosco sarà il punto di riferimento per gli ispettori del lavoro; la Beata Vergine delle Grazie del Ponte di Porretta Terme, infine, sarà la patrona della pallacanestro italiana. Ai santi patroni manca adesso soltanto l’approvazione dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.

Per la patrona della pallacanestro si è trattato di un vero e proprio plebiscito popolare, poiché la sua candidatura è il frutto di una raccolta di firme avviata nel 2019 a partire dal Trofeo delle Regioni di Salso Maggiore Terme e poi portata avanti su tutto il territorio italiano. Tra i promotori dell’iniziativa don Massimo Vacchetti, direttore per la pastorale dello sport della diocesi di Bologna e Stefano Tedeschi, all’epoca presidente del Comitato regionale Federazione italiana pallacanestro Emilia Romagna. Ma Porretta Terme è località ben nota anche a Pistoia, non soltanto per il celebre collegamento ferroviario che la collega al centro termale. Anche don Piergiorgio Baronti, parroco di Bottegone, è soddisfatto per questa scelta che indica nella località a cavallo dell’Appenino tosco-emiliano la patrona dello sport che è la sua passione. Accanto all’impegno pastorale don Baronti è infatti presidente di una squadra di basket, la Valentina’s attiva in serie D. «Come società di Basket Valentina’s Camicette Bottegone — racconta don Piergiorgio — abbiamo aderito lo scorso anno ad un invito arrivato da Porretta che ci chiedeva di partecipare a un piccolo pellegrinaggio che partendo dal centro della località termale conduceva poi al santuario della Madonna del Ponte. Qui si trova il “Sacrario del cestista”, una cappella dedicata alla Madonna del Basket. Ricordo che in quell’occasione il parroco di Porretta mi fece leggere la preghiera del cestista. Ci furono diversi interventi di personalità sportive e una buona partecipazione di società del basket e non solo» .«La scelta di consacrare la Madonna del Ponte come Patrona della Pallacanestro è partita dall’episcopato dell’Emilia Romagna, ma non ha ancora pienamente coinvolto le varie società sportive del basket. Credo sia necessaria pertanto una “sponsorizzazione” che veda la convinta partecipazione e condivisione dei vari presidenti. A mio avviso — aggiunge Baronti — penso che sarebbe importante pubblicizzare questa notizia: è una bella occasione per tutto il basket italiano». Una proposta simile intercetta interesse nel mondo sportivo? «Dire se interessa o meno ai cestisti non è facile — spiega Baronti —; quello della fede è un aspetto personale. Nel calcio si vedono molti giocatori che entrando in campo fanno più o meno frettolosamente il segno della croce: è fede o devozione? Oppure un gesto scaramantico?» Intanto però, anche per i cestisti c’è un nuovo punto di riferimento nella fede.

Una “casa” per i cestisti

Il Santuario della Madonna delle Grazie o del Ponte si trova poco fuori Porretta Terme, in un luogo molto suggestivo sul fiume Reno. Il luogo è legato al culto della Vergine da molti secoli. Notizie certe di un Santuario risalgono alla fine del Cinquecento e legano la presenza di un’antica immagine della Madonna a numerosi miracoli. All’interno del Santuario si trova la cappella del Sacrario del cestista, consacrata il 29 luglio 1956 alla presenza dell’allora presidente della Federazione italiana pallacanestro. Per saperne di più: www.madonnadelbasket.it.