Mercoledì 10 novembre tre seminaristi hanno ricevuto i ministeri di accolitato e lettorato

La vocazione è un dono. Una chiamata che ancora oggi spinge giovani e adulti sulle strade di Dio e che continua a risuonare ed essere accolta accanto a noi. Lo raccontano i ministeri ricevuti mercoledì 10 novembre dai tre seminaristi della diocesi: Andrea Torrigiani (29 anni), Maximilien Baldi (37 anni) e Alessio Biagioni (42 anni). Tre percorsi di vita molto diversi, approdati in tempi e per strade differenti al Seminario e oggi al ministero dell’accolitato e del lettorato.

A partire dal Concilio Vaticano II lettorato a accolitato sono stati aperti anche ai laici, in ordine a una maggiore valorizzazione dei carismi e del sacerdozio battesimale, tuttavia i due ministeri continuano ad accompagnare il percorso formativo dei candidati al sacerdozio, risultando propedeutici a una crescente consapevolezza del servizio presbiterale. «Il lettorato — spiega Andrea Torrigiani — è strettamente legato alla Parola di Dio. Infatti, una volta conferito questo ministero, si proclama la Parola di Dio durante la Messa, si possono svolgere attività legate alla catechesi e all’annuncio della Parola. Punto focale del ministero del letterato è sicuramente quello relativo alla meditazione giornaliera e al quotidiano ascolto della Scrittura, che deve essere, insieme all’Eucarestia, al centro della nostra vita spirituale e quotidiana». Una dimestichezza cresciuta negli anni di Seminario. «Oggi — racconta Andrea — frequento il quinto anno di studi presso la facoltà teologica dell’Italia centrale a Firenze, città in cui, durante la settimana dalla domenica al venerdì, abitiamo presso il Seminario arcivescovile fiorentino. Attualmente, a Firenze, siamo 18 seminaristi provenienti da sette diocesi della Toscana».

L’accolitato è invece incentrato sull’Eucaristia e sul servizio all’altare durante la Messa o per l’esposizione eucaristica, la distribuzione dell’Eucarestia ai fedeli e la comunione ai malati. Un legame con la presenza sacramentale che rimanda anche al servizio al “corpo di Cristo” che sono i più poveri e fragili. «La vocazione — spiega Maximilien Baldi, che ha alle spalle dieci anni di attività da imbianchino e che oggi insegna religione alle scuole superiori — è un dono e questo ministero mi ricorda ancora una volta quanto il Signore sia buono con me e continuamente mi doni la Sua Grazia senza merito».

Lettorato e accolitato precedono il diaconato, primo gradino del sacramento dell’ordine che per i seminaristi rappresenta un’ultima tappa formativa in vista dell’ordinazione presbiterale. Il dono dell’accolitato — spiega Alessio Biagioni, già avvocato con la passione della regia cinematografica — è una «nuova tappa del mio cammino di discernimento vocazionale iniziato cinque anni fa. Sono stati anni molto intensi, certe volte faticosi per conciliare insieme impegni di studio e altri impegni di formazione e pastorali, ma sono stati anni emozionanti in cui sono nate bellissime amicizie e ho potuto imparare sempre più la bellezza del servizio».

Ugo Feraci