L’associazione fondata da monsignor Bertini prosegue la sua attività di solidarietà e di prossimità a partire dalla parrocchia di San Pantaleo, sua sede storica
Fra le realtà vicine al mondo cattolico nel settore della carità a Pistoia riteniamo opportuno ricordare il Teisd (Terza Età Invalidi servizio a domicilio), un’associazione nata dall’iniziativa di mons. Bertini, parroco per oltre 50 anni di San Pantaleo, di cui ricorre, in questo mese, l’anniversario della morte. Mons. Bertini, unitamente al vescovo Scatizzi, diede vita a una fondazione finanziata con i risparmi di una vita a cui ha lasciato tutto quello che aveva.
«Don Bertini ci teneva molto a dire — racconta Graziella Caselli presidente dell’associazione — che i suoi averi erano frutto anche del suo lavoro svolto come insegnante di lettere, oltre a quello di sacerdote. Il suo lascito ha permesso la costante erogazione di denaro all’associazione Teisd per lo svolgimento della sua attività».
«In questo tempo di pandemia — prosegue Caselli — le richieste di aiuto sono state numerose anche da parte di tante persone che hanno perso il lavoro». «Oggi — spiega Caselli — siamo rimasti un gruppo di 10 volontarie attive presso la sede dell’associazione a fianco della Chiesa di San Pantaleo. Partecipiamo tutte il primo venerdì del mese alla messa cui segue l’incontro con nostro il parroco don Tommaso Chalupczak».
L’associazione riceve chi cerca un aiuto per i bisogni più immediati, per fornire generi alimentari previamente acquistati o forniti dalla Caritas diocesana, o per portare conforto e compagnia ai malati o anziani. «Noi volontarie — conclude Caselli — portiamo la spesa direttamente a casa per coloro che sono anziani ed ammalati. È un attività silenziosa che rispetta tutte le persone, che cerca di aiutare senza chiedere corrispettivi di alcun genere. In una parola non è una carità intesa come elemosina, ma un aiuto per i più deboli e spesso dimenticati.
Ricordiamo che l’associazione è aperta dal lunedì al giovedì dalle ore 9.30 alle ore 11. (Info: 0573 570543).
Daniela Raspollini
