Inaugurato il nuovo organo alla Maic

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Lo strumento della chiesa del Centro di riabilitazione, donato da monsignor Umberto Pineschi, è stato realizzato dall’organaro Ghilardi Dipinto dal Centro Aletti quello vecchio, più piccolo

Presso la Cappella Maria Madre Nostra giovedì 16 dicembre alle 18 si è svolta la benedizione del nuovo organo, realizzato dall’organaro Glauco Ghilardi di Lucca, destinato ad arricchire le celebrazioni presso il centro Maic con la sua musica.

Dopo il saluto del dott. Luigi Bardelli, il rettore della chiesa Don Diego Pancaldo ha proceduto a benedire lo strumento, seguito da un concerto di musiche composte da Don Umberto Pineschi a commento delle poesie di Grazia Frisina. «Ho composto una serie di pezzi concepiti in maniera tale non solo da accompagnare degnamente i componimenti poetici, ma anche da presentare lo strumento in tutte le sue possibilità » spiega don Umberto, che racconta anche com’è nata l’idea di dotare la chiesa di questo nuovo organo: «Quando il fondatore di quella che oggi ha il nome di fondazione Maria Assunta in Cielo, ossia il canonico Renato Gargini, ha iniziato a sognare una nuova chiesa, io subito, legato a lui da un vincolo di amicizia, ho pensato a un organo che avrebbe potuto arricchirla. Ma c’era anche un altro scopo che ci eravamo prefissi: quest’organo sarebbe dovuto servire anche per eventi culturali e attività didattiche».

«L’organo è componente essenziale dell’animazione liturgica nella comunità dove i ragazzi con disabilità vengono aiutati a partecipare alla celebrazione, e viene suonato anche dai ragazzi che frequentano il centro, tra cui Elena Premuda» afferma Don Diego, che aggiunge: «serve anche a persone che si esercitano, sotto la guida di don Pineschi, per imparare a suonare quello che è molto più di uno strumento, ma un vero e proprio ponte gettato tra terra e cielo». Spiega infatti Don Umberto « Il Concilio, quando parla dell’organo a canne, dice che ha una potenza straordinaria di elevare le anime dei fedeli a Dio». Già un altro organo era stato donato da Don Pineschi, recentemente dipinto dalle pittrici del centro Aletti guidate da Padre Rupnik. Continua Don Diego: «È chiaro il desiderio di Don Umberto, grande organista, che la dimensione della bellezza possa rendere partecipi tutti coloro che partecipano alla liturgia, in particolare i ragazzi affetti da disabilità e le loro famiglie: a permetterlo infatti non è solo la bellezza dell’ iconografia che caratterizza la chiesa presso il centro Maic, ma anche la musica, da sempre protagonista delle liturgie celebrate presso il centro, grazie ai numerosi giovani volontari che ogni domenica animano le celebrazioni accompagnando i canti con la musica di vari strumenti».

Alice Peloni

Il vecchio organo dipinto dagli artisti del Centro Aletti diretto da P. Marko I. Rupnik.