Rivedo mentalmente la fontana che si trova nella piazza di un piccolo paese del mio Piemonte: una fontana circolare con tanti getti d’acqua che, ad un tratto, scompaiono per riapparire in un solo getto alto, scrosciante, vigoroso. Potrei chiamarlo “Unità dei cristiani”. «In Oriente abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo» (Mt 2,1-2).
Questo versetto è stato proposto dai cristiani del Medio Oriente a tutti i cristiani appartenenti a varie Chiese, come spunto di meditazione nella settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani. Versetto offerto anche a noi perchè pregassimo e riflettessimo. Provo a condividere, semplicemente, ciò che la meditazione mi ha suggerito. L’Unità dei cristiani appartiene ai desideri e alle attese di Dio. Gesù ha pregato perchè il sogno del Padre si realizzasse nel mondo. « Ut Unum sint! » (perché siano una cosa sola!). Ci è chiesto, dunque, di operare perchè le diversità si ricompongano in unità di Fede, di Carità , di Comunione.
Quella terra d’Oriente, da cui i Magi sono partiti è stata per noi, e lo è ancora, terra lontana dalle nostre conoscenze, dalle nostre ricerche, dal nostro modo di vivere. Allora, un invito ad andare oltre i limiti dei nostri orizzonti, a superare confini geografici, culturali e religiosi, a vincere tentazioni di separatezza, di autosufficienza o di compiacimento per quello che siamo e facciamo. Un invito a cogliere il fascino di ogni luogo.
Il Vangelo riferisce che i Magi, vista la stella, partirono per adorare il Re. Immagino che abbiano cercato a lungo prima di vederla apparire, che i loro occhi non si siano stancati di scrutare e attendere. Un invito per noi a far crescere il desiderio di luce, a guardare in alto, a scorgere la «Luce del mattino» (Ap 2,28; 22-16) che rischiara ogni nostro mattino, che annulla già all’alba di ogni giorno, ogni nostro residuo di tenebra.
«Alza il capo, rivestiti di luce», così illuminati, potremo più facilmente scorgere i fratelli per fare unità e raggiungerli, siano essi vicini o lontani. La settimana Ecumenica ci sollecita ad avere coraggio per intraprendere strade nuove e, se necessario, a cambiarle. Preghiamo, perchè la comunione fra gli uomini, che Dio sogna da sempre, si realizzi anche attraverso il nostro contributo.
Suor Delfina