Un nuovo ragazzo in cammino verso il sacerdozio: è Daniele Masciotra, da Oste, che oggi, domenica 23 gennaio alle 18 in Cattedrale, sarà ammesso come candidato agli ordini sacri.

Daniele, come stai vivendo questo momento?

Con una grande emozione e un profondo senso di gratitudine. Come sappiamo l’ammissione tra i candidati agli ordini sacri, che avviene generalmente al terzo anno di Seminario, è la prima tappa del cammino in cui colui che aspira al sacerdozio manifesta pubblicamente la volontà di offrirsi a Dio, e la Chiesa, nella persona del Vescovo, ne riconosce la vocazione, scegliendolo e chiamandolo per prepararsi a ricevere l’ordine sacro. È quindi per me motivo di grande gioia avere dalla Chiesa questo importante riconoscimento che mi permette di proseguire il mio cammino con ulteriore entusiasmo e convinzione.

Com’è nata la tua vocazione?

Sono nato e cresciuto in una famiglia che mi ha trasmesso fin da bambino i valori cristiani; sia i miei genitori che i miei nonni mi hanno educato alla fede ed ho così ben presto iniziato a considerare Gesù un amico sempre presente nella mia vita. Ho conosciuto la bellezza della preghiera quotidiana e l’amore per Maria e molti santi. Verso i 17 anni ho iniziato ad interrogarmi su cosa il Signore mi stesse chiamando a fare, ad essere, ma è rimasto per molto tempo un interrogativo a cui non ho saputo dare risposta. Nel frattempo mi sono impegnato nella mia parrocchia su molti fronti, in particolar modo nella pastorale giovanile; vengo da una famiglia salesiana e da loro, in particolar modo da mio zio sacerdote salesiano, ho assorbito la passione per i giovani. Ed è proprio stando in mezzo a loro che, dopo quasi vent’anni, mi sono posto nuovamente l’interrogativo su cosa il Signore volesse da me, e questa volta ho deciso di andare fino in fondo e dare una risposta definitiva.

Nella tua storia la vita parrocchiale ha un ruolo significativo…

La parrocchia è sempre stata la mia seconda casa.

Fino alla Cresima ho frequentato la Parrocchia di Maliseti a Prato dove sono nato e cresciuto. A 13 anni ho iniziato a inserirmi nella Parrocchia Santa Maria Madre della Chiesa ad Oste prestando servizio nel coro, nel doposcuola, e poi nella catechesi, nella liturgia, nella caritas, nell’oratorio, nella pastorale giovanile e del tempo libero. Il Signore ha messo sulla mia strada tante persone, tante storie; in oltre 26 anni di servizio in parrocchia ho visto tanti bambini frequentare il catechismo, l’oratorio, giocare, crescere, poi sposarsi e diventare genitori. La vita quotidiana vissuta in parrocchia è stata assolutamente determinante per la mia scelta di entrare in Seminario; è proprio nel contesto parrocchiale e tra le mura della canonica e della chiesa che ho sentito che il Signore tornava a bussare al mio cuore e a dirmi di fidarmi di Lui. Oggi, nel sostegno di chi mi sta accanto, scorgo la presenza del Signore che mi guida in questo percorso. E infine chiedo a tutti una preghiera per me, per i miei fratelli di Seminario e per il dono di nuove vocazioni alla vita consacrata, perché sempre più giovani sappiano riconoscere ed accogliere la chiamata del Signore che li invita a seguirlo.