La Caritas pistoiese si muove per gli sfollati dalle città martoriate dagli attacchi. Sabato 9 il vescovo presiede una Veglia

Gli echi delle bombe su Kiev e su tutta l’Ucraina risuonano in tutta Europa e si leggono nei volti e nelle storie di chi è stato costretto a fuggire dalla propria terra. In questi giorni stanno arrivando e trovando ospitalità i primi profughi di guerra, aiutati da diversi interventi. Anche la Caritas diocesana, in coordinamento con la prefettura, tramite i centri di ascolto sta pensando ad accudire sotto varie forme, le famiglie che si sono stabilite a Pistoia da poco.

«La Caritas Diocesana si sta impegnando in due direzioni – racconta Sara Lupi, operatrice Caritas – seguendo le indicazioni di Caritas Italiana per sostenere sul territorio le attività già in essere di Caritas Ucraina, attraverso la raccolta fondi, e accompagnare, attraverso le azioni del Centro di Ascolto Diocesano, le persone, arrivate in Italia e bisognose di supporto».

«In particolare – continua – abbiamo finora aiutato nel disbrigo delle pratiche legali di regolarizzazione sul territorio, abbiamo offerto supporto con abiti, pasti pronti e pacchi alimentari. Inoltre, sono diverse le famiglie italiane che, generosamente hanno aperto la porta di casa nel primo momento di emergenza, ma non possiamo lasciarle da sole e hanno bisogno di essere supportate per aiutarle ad aiutare. Caritas da sempre è punto di riferimento sul territorio per un aiuto concreto e ragionato».

Un aiuto stimolato dalle direttive del nazionale, che proprio nei giorni scorsi hanno stabilito il quadro entro cui le diocesi dovranno muoversi: «In costante collegamento con le Caritas in Ucraina e in coordinamento con la rete internazionale – si legge in una lettera inviata alle diocesi – Caritas Italiana resta accanto alla popolazione coinvolta, supportando anche le Caritas dei Paesi confinanti per l’accoglienza delle persone in fuga dalla guerra, garantendo le azioni necessarie per rispondere ai bisogni più urgenti e contribuendo all’accoglienza di quanti arrivano in Italia. Con un impegno costante Caritas Italiana cerca di adattare gli interventi ai bisogni effettivi, con grande flessibilità e con una progettazione unitaria per rispondere al meglio alle reali esigenze delle persone, in particolare le più vulnerabili.

A fianco delle iniziative economiche la Conferenza episcopale italiana, come richiesto dal Santo Padre, ha deciso di promuovere un momento di preghiera per la pace in occasione della Domenica delle Palme. L’invito è quello di celebrare fuori dalla liturgia eucaristica e dai riti delle Palme, un momento di silenzio e preghiera. A Pistoia il vescovo Tardelli presiederà una veglia di preghiera in Cattedrale sabato 9 aprile alle 21. La Cei ha poi chiesto di inserire nella preghiera universale del Venerdì Santo una intenzione per quanti vivono la violenza della guerra. Il testo delle preghiere e del sussidio è disponibile sul sito diocesano.