Occorre mettere da parte il proprio particolare interesse per superare la frammentazione mobilitando le risorse dei territori e le amministrazioni locali
È indispensabile un confronto aperto, alto, permanente e sistematico sulle tematiche di fondo della vita cittadina. Proprio per questo prezioso è stato il convegno su “Etica, economia e transizione ecologica” della scorsa settimana che ha offerto spunti di riflessione importanti. Nonostante le crisi in corso, e le difficoltà palesi delle pubbliche amministrazioni a stare dietro ai mutamenti sociali, le istituzioni, e in particolare i Comuni, restano attori di primo piano per mettere insieme i vari portatori di interesse e perseguire importanti obiettivi complessivi. Allo stesso tempo è di fondamentale importanza che tutti (singoli, famiglie, imprese e più in generale aziende ed Enti del Terzo Settore, e pure le organizzazioni religiose), superino la ricerca del proprio particolare interesse e si orientino su una visione olistica.
Assistiamo, invece, ad una frammentazione di “particolari” che trovano difficoltà di sintesi e pure luoghi dove elaborare una sintesi a cui si aggiunge, inclemente, la pesantezza burocratica che nel corso degli anni ha assunto forme non più sostenibili.
Quindi sì, attenzione ai consumi responsabili, alla finanza etica, alla ricerca di fonti rinnovabili energetiche ma non dimentichiamo la necessità di una sensibilizzazione dinamica verso le amministrazioni pubbliche perché svolgano al meglio il loro ruolo naturale, ed essenziale, che è di creare valore esterno con efficacia, efficienza, equità ed etica. Sono argomenti da tenere presente anche quando siamo chiamati ad eleggere i nostri rappresentanti.
Mauro Galligani