Scuole e insegnanti insieme per il Senegal

272

Bambini in Senegal nella scuola costruita con il sostegno dell’associazione “Una scuola e un pozzo in Africa”

Nel 1997 tre amici, tra questi don Piero Baronti, parroco di Bottegone, si recarono in vacanza in Senegal, a Saly, nella regione del Fatick, nel corso del soggiorno incontrarono tanti giovani e alcune suore che gestivano una scuola materna. Nel 2000 ci fu un secondo viaggio, le finalità furono diverse. Il piccolo gruppo di volontari pistoiesi visitò la scuola materna Mar Lothie gestita dalle suore portando materiale scolastico, giocattoli e un contributo economico. Fu il seme che negli anni ha fatto crescere un albero della solidarietà robusto e in buona salute. Successivamente sono stati instaurati rapporti sistematici per monitorare e controllare le diverse realizzazioni ma anche per intervenire per le urgenze e le necessità che si dovessero presentare.

L’associazione da anni ormai si adopera per portare il proprio sostegno in queste zone attraverso una collaborazione capillare sul territorio. I bisogni riguardano tutti i settori, in primis le problematiche legate alla sanità, alla scuola e al lavoro: da tempo l’associazione ha realizzato alcuni ambulatori, un reparto maternità, alcune scuole dell’infanzia e primarie e, da poco più di un anno, sta sperimentando con notevole successo alcune esperienze di microcredito, constatando che con un investimento minimo di capitali si possono creare significativi esempi di occupazione. La sua ultima iniziativa ha trovato un nuovo alleato nell’istituto comprensivo di Montale, attraverso cui è stato possibile realizzare un proget- to per portare fondi all’associazione, ma anche per sensibilizzare i più piccoli sul tema.

A raccontare l’esperienza Lorenza Tarquini, docente di religione presso l’istituto comprensivo di Montale: «Il dirigente dell’istituto ha proposto di cercare un’associazione con cui poter aiutare e coinvolgere tutti gli ordini di scuola, dall’infanzia fino alle scuole medie. Abbiamo pianificato degli incontri e delle attività attraverso cui raccogliere dei fondi per una donazione, e così è nata l’idea di far realizzare ai bambini dei monili in modo da poter allestire il mercatino di fine anno. Li abbiamo messi in gruppi a collaborare per realizzare questi lavoretti, uniti nel perseguimento di un obbiettivo comune che è quello di aiutare il prossimo.

Don Baronti ha coinvolto i bambini con racconti e immagini dell’Africa: sono riusciti a capire in profondità quello per cui stavano lavorando e questo ha permesso loro di mettere ancora più entusiasmo. È stato, pertanto, un momento di grande aggregazione e di crescita, non solo per i nostri bambini ma anche per tutti i docenti e le famiglie che hanno collaborato per realizzare questa iniziativa. Un ringraziamento va alla preside, alle colleghe e alla collaborazione dei genitori, dei quali abbiamo davvero apprezzato lo spirito di solidarietà e la voglia di valorizzare esperienze educative come queste e coinvolgervi i propri figli. È la dimostrazione che la scuola, oltre a trasmettere delle competenze, ha ancora il dovere primario di trasmettere dei valori, soprattutto in tempi come questi».