Sabato 5 novembre alla presenza del vescovo l’amministrazione comunale ha dedicato la strada prospiciente la “Casa dei Ragazzi” al parroco don Pastacaldi (1933-2013)

Limite sull’Arno ricorda il suo parroco con l’intitolazione di una strada. L’amministrazione comunale intende così custodire la memoria di don Valter Pastacaldi (1933-2013) benemerito pastore di questa comunità per quasi cinquant’anni. Alessandro Giunti, sindaco di Capraia e Limite sull’Arno spiega le motivazioni che hanno accompagnato questa scelta.

Sindaco Giunti, chi era don Pastacaldi?

«Don Valter Pastacaldi è stato parroco di Limite sull’Arno per 49 anni, dal 27 ottobre 1963 al 9 settembre 2012, dedicandosi alla comunità con molte opere di bene e sostenendo iniziative di solidarietà. Si è sempre reso disponibile verso il prossimo, con parole di conforto e di sostegno, conducendo il suo ministero con molta dedizione, per tutti questi motivi abbiamo voluto dedicargli, anche su richiesta dei cittadini, una via, quella prospiciente la struttura chiamata “Casa dei ragazzi” che Don Valter ha fortemente voluto, restaurato e poi messo a disposizione dei giovani e della Caritas parrocchiale».

Cosa ha rappresentato don Pastacaldi per il paese di Limite?

«Molti di noi sono cresciuti con i suoi insegnamenti, don Pastacaldi ha insegnato religione alla scuola media ma è stato anche punto di riferimento pastorale, in lui abbiamo sempre trovato una persona pronta ad ascoltare, ad accogliere e una guida. Inoltre è riuscito a restaurare e a ridare la piena disponibilità di tutti i locali della Parrocchia fino alla Compagnia della SS. Trinità, un gioiello risalente al ‘500 con al suo interno un organo a canne, realizzato nel 1820 da Giosuè Agati, che fu restaurato e che oggi permette di organizzare una rassegna organistica, con l’aiuto del Maestro Severi, con la partecipazione di importanti organisti a livello nazionale e internazionale. Si è occupato anche del restauro della Chiesa di San Lorenzo e della Chiesa di San Jacopo a Pulignano restituendo il luogo di culto alla comunità e realizzando anche un centro d’incontro accanto alla canonica».

Di tanti anni di ministero quale episodio le sembra più significativo?

«Sono tante le situazioni che mi ricordano don Pastacaldi, però mi piace raccontare un avvenimento che dimostra l’affetto della comunità nei suoi confronti. Per festeggiare i suoi 25 anni come parroco di Limite, un gruppo di giovani della Parrocchia – che in quegli anni e proprio grazie al suo contributo era frequentata da molti ragazzi – avviò una raccolta fondi che vide la partecipazione di tantissime famiglie, indipendentemente dal loro credo. Fu raccolta una cifra davvero importante che don Valter destinò alle opere parrocchiali e all’acquisto di beni per la Parrocchia».

Don Valter è stato parroco dagli anni sessanta fino al 2012, in un’epoca di grandi trasformazioni: com’è cambiato Limite in questi anni?

«Negli anni del suo lungo ministero sacerdotale sono avvenuti tanti cambiamenti e don Valter di questi mutamenti è stato testimone affrontando ad esempio la situazioni di difficoltà conseguenti all’alluvione del ‘66 dove la Pieve e la Compagnia subirono gravi danni. Don Valter si prodigò immediatamente per mettere in sicurezza le fondamenta e riuscì ad unire un gruppo di parrocchiani che, la sera, dopo aver lavorato l’intera giornata, si impegnavano con picconi e pale per sistemare gratuitamente la Chiesa».

Dove e quando si è celebrato l’evento in onore di don Pastacaldi?

«L’evento per l’intitolazione della via si è svolto sabato 5 novembre alle ore 16, davanti alla Chiesa, in piazza don Valiani poiché la via è prospiciente. L’intitolazione, a cui è invitata tutta la cittadinanza, è avvenuta alla presenza di Mons. Tardelli e delle autorità. Sono state poi proposte alcune testimonianze sulla figura di don Pastacaldi».

Daniela Raspollini