Dal 1994 l’associazione San Martino de Porres offre corsi di lingua per stranieri, ma anche un progetto di orientamento sociale e lavorativo che aiuta a inserirsi nell’ambito della ristorazione

Dal 1994 l’associazione San Martino de Porres si occupa di sostenere l’accoglienza e l’integrazione dei migranti a Pistoia e nel circondario. «Da anni — racconta la presidente Paola Bellandi — ci dedichiamo all’insegnamento della lingua italiana con corsi per gli adulti. Per il conseguimento del permesso di lungo periodo, per gli impegni lavorativi e per seguire i propri figli nelle attività scolastiche sempre più uomini e donne cercano di acquisire una corretta padronanza della lingua, attestata anche dalle certificazioni Cils».

San Martino cerca, nel tempo, di andare incontro a esigenze che cambiano: «da settembre 2022 — spiega Bellandi — si sono iscritti e frequentano i corsi di lingua quarantadue adulti, principalmente donne, che provengono da Albania, Filippine, Marocco, Nigeria, Senegal, Sri Lanka, Ucraina. Alle lezioni, che si svolgono per tutti in due appuntamenti settimanali, si dedicano dieci volontari. Un altro servizio molto richiesto dalle famiglie immigrate è il sostegno educativo e scolastico che rivolgiamo agli alunni di scuola elementare e media (trentadue) per cinque giorni la settimana, seguiti da 11 volontari. Tutti i volontari, a qualsiasi servizio si dedichino, sono sempre particolarmente disponibili e generosi».

L’associazione dedica attenzione anche al tema del lavoro: «altra attività sicuramente utile è il progetto di orientamento sociale e lavorativo che, da vari anni, rivolgiamo alle giovani donne disoccupate e in disagio sociale. Dopo i percorsi teorici sulla comunicazione e sull’educazione alla cittadinanza, le dieci frequentanti seguono un corso di scuola di cucina, impartito da un volontario insegnante dell’Istituto Alberghiero, a conclusione del quale saranno in grado di svolgere attività di tirocinio nel ruolo di aiuto cuoco. Dopo il tirocinio, per molte di loro si è aperta la possibilità dell’assunzione anche presso le stesse ditte. Durante tutto il progetto le corsiste ricevono un piccolo sostegno al reddito, richiesto dall’Associazione attraverso il Bando Socialmente, indetto dalla Fondazione Caript. Un contributo che permette loro di partecipare con maggior serenità al corso e di non gravare sulle famiglie». Una pista, quella dell’integrazione e del sostegno ai migranti, che attraversa una stagione difficile: «la situazione attuale — spiega Bellandi — è molto grave per tanti e diversi motivi. Una legislazione nazionale confusa e inadeguata; la mancanza di efficaci accordi internazionali; l’indifferenza diffusa, i rigurgiti di razzismo. Il dramma di chi emigra inizia con il tragico viaggio nel deserto, per giungere nel nord Africa soprattutto in Libia dove conosciamo le terribili condizioni di permanenza/ prigionia in attesa di poter salire sui barconi, spesso causa di morte. Una volta approdati sulle nostre coste e fortunosamente giunti a destinazione nel nostro paese, si aprono altri gravi problemi riguardanti la regolarizzazione, il lavoro e l’abitazione. Del resto, le varie forme di sfruttamento nel lavoro e il rifiuto da parte dei proprietari di concedere affitti agli immigrati segnano la vita di molte famiglie anche se ormai da anni presenti e intenzionate a rimanere con noi».

L’associazione

San Martino de Porres fu fondata nel 1994 da un piccolo gruppo di volontari Caritas e membri della Commissione missionaria che, da qualche anno, avevano iniziato ad accogliere i primi migranti presenti a Pistoia, incontrandoli presso la parrocchia de La Vergine. Realizzata la sede dell’associazione, grazie a un folto gruppo di volontari, il servizio ha cercato di rispondere alle numerose esigenze dei migranti, notevolmente modificatesi nel tempo: dai bisogni primari che all’inizio erano veramente impellenti (mensa, docce, lavanderia, assistenza sanitaria…) alle necessità di un migliore inserimento nel tessuto sociale e di una più convinta ricerca dei diritti di cittadinanza.

Daniela Raspollini