Si è svolto a Quercianella il fine settimana scorso il Convegno catechistico delle diocesi toscane
Venerdì 10 e sabato 11 febbraio presso la casa per ferie “San Giuseppe” di Quercianella (Livorno) si è tenuto il Convegno catechistico regionale che ha avuto come base il dialogo sul testo della Cei “Incontriamo Gesù. Orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia” del 2014, passato un po’ in sordina dopo la pubblicazione dell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium.
Dopo i saluti iniziali tre erano gli interventi previsti per venerdì; il primo a prendere parola è stato don Francesco Vermigli, direttore dell’Ufficio catechistico dell’Arcidiocesi di Firenze, che ha posto la sua attenzione, e la nostra, sulle modalità con cui Dio si fa incontro facendo notare come è sempre Lui che ha l’iniziativa e siamo noi a scoprire che Dio ci incontra ancora prima di ogni nostra immaginazione o necessità. Vermigli ha quindi mostrato alcune modalità di incontro: la “libertà”, la possibilità di scegliere di seguirlo o non seguirlo (Gv 1,29-39); il “desiderio”, quello per cui si vuole che nulla vada perduto, per cui si desidera il bene della persona amata, il desiderio di salvezza (Lc 19,110); la “prossimità”, attraverso gesti semplici e realisti ma da una potente portata salvifica (Gv 9,141); “l’accompagnamento”, quello tipico del pedagogo che cammina insieme, sta accanto e porta a capire e vedere ciò che a noi rimane oscuro (Lc 24,13-53).
Il secondo intervento è stato quello di Fratel Enzo Biemmi, catecheta, che ha richiamato la nostra attenzione sul documento Incontriamo Gesù analizzandolo e dando degli spunti interessanti su come approcciarsi oggi a tale testo evidenziandone punti di forza e criticità. Interessante la sua insistenza sull’importanza di una comunità generativa capace di generare i figli alla fede e che faccia vivere, incontrare e desiderare l’incontro con il Signore. Quello che personalmente credo sia emerso in maniera forte non è tanto una riforma della catechesi, cosa da molti oggi paventata e sperata, ma una rimodulazione della stessa che si basi sull’annuncio di Gesù tenendo presente ciò che papa Francesco scrive in Evangelii Gaudium 164: «Sulla bocca del catechista torna sempre a risuonare il primo annuncio: “Gesù Cristo ti ama, ha dato la sua vita per salvarti, e adesso è vivo al tuo fianco ogni giorno, per illuminarti, per rafforzarti, per liberarti”».
Terzo incontro di giornata è stato quello di don Fabiano Fedi, Direttore dell’Ufficio Catechistico di Pescia, sui New Media. Don Fabiano ha cercato di mostrarci come anche questi mezzi possono essere strumenti da poter utilizzare nelle nostre catechesi. Se è vero che questi modelli tecnologici ci promettono di essere sempre connessi con tutti promettendoci ogni sorta di libertà è anche vero che ci costringono a rimanere chiusi là dove siamo. Sta a noi mostrare che la realtà «continua ad esistere anche fuori del telefonino». Nella mattina del sabato sono stati esposti alcuni interventi delle varie diocesi alle quali era stata affidata la riflessione su uno dei capitoli di Incontriamo Gesù ed è proseguita poi con il lavoro in piccoli gruppi all’interno dei quali riflettere su ciò che era emerso dai vari incontri. È stata sicuramente un’esperienza forte e bella di confronto dalla quale torniamo arricchiti e pronti ad affrontare questo cammino insieme ai nostri ragazzi con la consapevolezza che ognuno di loro è un dono e un tesoro per le nostre comunità parrocchiali.
Andrea Torrigiani, seminarista