Durante l’Angelus Francesco ha ricordato gli adolescenti giunti percorrendo la Via Francigena

In una piazza San Pietro affocata dal sole ma anche da tanti pellegrini, papa Francesco ha salutato anche loro: «i giovani della Diocesi di Pistoia » giunti a Roma lungo la via Francigena in un mini-pellegrinaggio di tre giorni. Il gruppo, di 18 persone, raccoglieva alcuni adolescenti delle parrocchie del Centro Storico, di San Benedetto a Pistoia, di Chiazzano e San Michele ad Agliana guidati dal responsabile della Pastorale giovanile diocesana Padre Simone Panzeri e don Maximilien Baldi, suo vice e parroco di San Marcello.

Il pellegrinaggio è partito da Bolsena, dalla basilica di Santa Cristina, da dove i ragazzi hanno cominciato a percorrere i sentieri della Francigena: circa 18 km che li hanno condotti, fiancheggiando il lago, fino a Montefiascone. Qui sono stati alloggiati nel monastero di San Pietro da dove sono ripartiti la mattina seguente per Viterbo. La seconda tappa, altri 16 km, è stata particolarmente impegnativa, per il caldo e il sole che ha martellato sul cammino. Poi a Viterbo a comitiva ha recuperato le energie per il terzo giorno, quando ha raggiunto Roma in treno per partecipare alla preghiera dell’Angelus con il Papa. Nel pomeriggio il pellegrinaggio si è chiuso con la celebrazione della Messa nella chiesa di Santa Maria dei Miracoli, in piazza del Popolo, una delle due chiese gemelle che chiudono il tridente di strade che portano al cuore della città.

Tra i ragazzi la prima impressione si lega al caldo e alla fatica: «Siamo partiti da Bolsena, con un sacco di salite, discese, tanto sole e poca acqua – racconta Maria Letizia di Chiazzano; le fanno eco Emanuele, quattordicenne di Agliana: «un caldo che sfianca, ma è stato bello perché si sta bene insieme» e Gemma, contenta dell’avventura «nonostante le vesciche». «La mia esperienza, tanto sudata, dolorante ai piedi, è stata molto emozionante – commenta Virginia, dell’équipe di Pastorale giovanile- perché abbiamo visto che è stata bella per gli adolescenti che abbiamo accompagnato». Anche per Kevin della parrocchia del Centro storico di Pistoia, «è stata una lunga, faticosa e calda passeggiata nella quale sono riuscito anche a socializzare. Il mio punto debole è infatti la socialità». Lungo la strada però, il telefono è rimasto da parte, perché intorno c’è il paesaggio che incanta e le parole degli amici, il procedere insieme raccontando qualcosa di sé: «è stato bello conoscere tante persone, fare amicizia – commenta Maryam, del Centro storico di Pistoia»; «due giorni faticosi – spiega Aurora, di Chiazzano – ma siamo stati ricompensati per essere stati salutati dal Papa». L’Angelus in Piazza San Pietro ha lasciato il segno: «Quando abbiamo incontrato il Papa – racconta Francesca di San Benedetto – è stato bellissimo: mi sono messa a piangere e piangerei ancora a ripensarci».

Nel gruppo c’erano anche Elena e Fabrizio, marito e moglie che animano il dopo cresima della parrocchia di San Benedetto: «è stato bello condividere con i ragazzi questo momento – spiega Fabrizio. Sono veramente contento di aver partecipato a questa bella esperienza. Ringrazio tutti i ragazzi presenti. Grazie anche a quanti l’hanno organizzata: è andata molto bene, nella fatica e nella condivisione». «In questi giorni – aggiunge Elena – abbiamo imparato a riconoscere i nostri limiti ma anche a condividere tutte le nostre paure e difficoltà». Per padre Simone Panzeri, responsabile di Pastorale giovanile «è stato un campo ben riuscito che ci fa pensare di riproporlo l’anno prossimo. Il cammino ci ha uniti. La fatica ci ha fatto capire l’essenziale, le cose che contano davvero: il volersi bene e il cercare di aiutarsi. Nonostante il caldo abbiamo sentito la freschezza del volerci bene».

L’iniziativa, precede ormai di pochi giorni la partenza per la Giornata mondiale della gioventù di Lisbona, in programma la prima settimana di Agosto. Da Pistoia partiranno circa 200 giovani, equamente ripartiti tra un gruppo coordinato dall’associazione Maria Madre Nostra, che coinvolgerà anche una ventina di giovani disabili della Fondazione Maic e quello organizzato dalla Pastorale Giovanile, che vedrà la partecipazione di giovani provenienti da diverse parrocchie accompagnati dai loro parroci. Nel gruppo c’è anche Ana, la più grande tra i ragazzi che hanno preso parte alla camminata a Roma. Dopo la Francigena è il tempo di partire per il Portogallo, ma l’entusiasmo non manca e neppure il desiderio di raccontare, attraverso le immagini e i filmati che realizzerà (online sulla pagina Facebook della diocesi), questa indimenticabile esperienza con il Papa.

Ugo Feraci

(Tratto da La Vita-Pistoia Sette, dorso diocesano di Avvenire)