Va davvero a rotoli la Chiesa di oggi?

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Sento dire ogni tanto che la Chiesa ormai è finita, inadeguata ai tempi che stiamo vivendo, bloccata dentro linguaggi che la gente non capisce più. Destinata quindi ad un inesorabile declino. Alla Messa ormai ci va sempre meno gente e i giovani non ci sono, mentre i ragazzi dopo la Cresima scappano via. Potrei continuare a lungo: la litania delle lamentele e dei profeti di sventura non finisce più. Tutto vero?

Io ho l’impressione che in realtà si commetta un grande peccato: quello di non riconoscere l’opera potente dello Spirito Santo che semina il bene a piene mani in tutto il mondo e vivifica la Chiesa, proprio quella di oggi! Invece di godere del molto che ci è donato, stiamo lì a contare in termini tutti umani i risultati deludenti delle nostre opere. Perché in fondo in fondo – diciamoci la verità – è il successo mondano che vorremmo. Qualcuno forse però ci ha assicurato una vita facile? Ci ha detto per caso che avremmo avuto l’applauso della gente? Forse il Signore Gesù ha previsto che i suoi discepoli sarebbero stati ben considerati e amati da tutti? O che avremmo conquistato il mondo e non saremmo stati un “piccolo gregge”? Non mi pare proprio. Anzi, senza mezzi termini, il Signore ha detto che saremmo stati odiati a causa del suo nome.

Quindi, per favore, smettiamola di lamentarci e di fare i conti. Viviamo invece con gioia la nostra vita e il dono stupendo di essere Chiesa.

+ Fausto Tardelli, vescovo

(Tratto da La Vita-Pistoia Sette, dorso diocesano di Avvenire)