Giovedì 25 gennaio il primo appuntamento di un’iniziativa dedicata all’intreccio dei saperi a cura della Fondazione Francis Bacon della scuola di Teologia e dell’università Gaiffi

L’urgenza è chiara ed è quella di un’emergenza educativa che chiede risposte nuove, in grado di dare orizzonte anche agli ambiti locali in cui aprire a questioni globali che chiedono risposte complesse e condivise. È l’intento che muove l’impegno di Alessandro Pagnini, già professore di storia della filosofia contemporanea all’Università di Firenze e presidente di Uniser (il polo universitario di Pistoia), nonché propugnatore della “Fondazione Francis Bacon. Centro di storia e filosofia delle scienze e della cultura”. Nello scenario attuale – sostiene Pagnini – occorre «assumersi urgentemente il problema della trasmissione della cultura, prendendo a cuore l’educazione»; «si tratta di collaborare non soltanto con la cittadinanza locale, ma con il villaggio globale, perché in futuro ci siano giovani preparati con basi culturali che consentano di affrontare i mutamenti in corso». Per questo la Fondazione – ricorda Pagnini – propone una comprensione ampia dell’educazione intesa anche come «strutturazione dinamica di sensibilità, sentimenti, capacità e conoscenze, tra istanze di conservazione e di cambiamento, per cittadini di un mondo che i profondi cambiamenti sociali e climatici, l’innovazione tecnologica, le sfide dell’economia e della geopolitica prospettano».

Un punto di vista che la Fondazione Bacon sostiene valorizzando l’intreccio di saperi: «pensiero umanistico e pensiero scientifico sono la stessa cosa, quel che è in gioco è la sopravvivenza dell’uomo sulla terra». Il limite sta nell’isolamento delle discipline: «è davvero problematico che l’insegnamento resti legato a delle divisioni mentre abbiamo da comprendere come le discipline siano legate, compresa l’ora di religione». Oggi, purtroppo, si respira tutt’altro e la cultura, spiega Pagnini, conta «soltanto per quello che serve». Anche in ambito teologico il confronto tra saperi e sensibilità diverse non può che essere un arricchimento o una stimolante provocazione.

Così, dall’incontro con Andrea Vaccaro, direttore della Scuola di Formazione teologica diocesana, è nata l’idea di un ciclo di quattro conferenze dal titolo “Scienza, filosofia della mente e religione”. «La cultura – spiega – è un oceano in cui gli stimoli non necessariamente vengono da realtà che ci sembrano superate: l’intento, ad esempio, è quello di riflettere sul sacro, sull’amore, la persona, con tutti i mezzi, cercando di stimolare il dibattito». Ogni relatore è accompagnato dal riferimento a un libro: testi «che introducono e possono essere letti o prima o dopo queste conferenze» a partire dai quali gli incontri parleranno di scienza, filosofia della mente e fede con quattro figure importanti del panorama nazionale e non solo».

Il primo incontro è previsto giovedì 25 gennaio alle 18 nell’Aula Magna del Seminario di Pistoia (Via Puccini, 36), con Mario De Caro, docente universitario e presidente dell’associazione italiana di filosofia morale; giovedì 29 febbraio alle 18 sarà invece la volta di Giovanni Stanghellini, docente di Psicologia dinamica presso l’Università di Firenze e fondatore della Scuola di Psicoterapia Fenomenologico-Dinamica di Firenze; giovedì 28 marzo appuntamento con Felice Cimatti, docente di Semiotica e teoria dei linguaggi all’università della Calabria, noto al grande pubblico per il programma radiofonico Uomini e Profeti su Rai Radio3. L’ultimo incontro giovedì 25 aprile, sempre alle 18, sarà con Carlo Gabbani, docente di Filosofia e Storia al Liceo Scientifico “Ulisse Dini” di Pisa e autore di importanti saggi e libri su temi di epistemologia post-positivista e di filosofia analitica.

L’iniziativa, in collaborazione con la Scuola di Formazione Teologica Diocesana e l’Università Vasco Gaiffi, è promossa e finanziata dalla Fondazione Bacon.

Ogni incontro del ciclo è accompagnato da un testo di riferimento: per il tema trattato nella lezione di Mario de Caro si consiglia la lettura di M. De Caro & M. Carraffa, Mente e morale, Luiss, Roma 2016; l’intervento di Giovanni Stanghellini, dal titolo “La porta mistica, erotica ed estetica dell’esperienza dell’informe” ha per libro di riferimento Divina presenza (Quodlibet, Macerata 2022). Per l’incontro con Felice Cimatti rimandiamo a Il possibile e iI reale. Il sacro dopo la morte di Dio (Codice, Torino 2009) e La vita estrinseca. Dopo il linguaggio (Orthotes, Napoli-Salerno 2018). Per l’incontro con Carlo Gabbani segnaliamo, in particolare il testo Per un’epistemologia dell’esperienza personale (Guerini, Milano 2007) e “Dopo la coscienza“, postfazione ad A. MacIntyre, L’inconscio. Un’analisi concettuale, ETS, Pisa 2017.

Ugo Feraci

(Tratto da La Vita-Pistoia Sette, dorso diocesano di Avvenire)